Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 
LUCCA – Una lettera sincera, accorata, a tratti severa. Rivolgendosi ai suoi volontari non usa giri di parole. Rosario Enzo Fasano, presidente della comitato provinciale della Croce Rossa di Lucca, di fronte alle esternazioni di alcuni volontari – che sull’onda dell’emergenza migranti avrebbero scritto frasi offensive su Facebook lasciandosi andare anche a commenti razzisti – ha preso carta e penna. «Mi vedo costretto ancora una volta a stigmatizzare il comportamento di alcuni di voi circa il modo di operare e l’atteggiamento da tenere quando si decide di entrare a far parte della Croce Rossa Italiana» attacca Fasano.

«CHI NON SI RICONOSCE NEI NOSTRI VALORI, SE NE VADA»
Nella sua lettera si fa appello alle «enormi e nobili» responsabilità che spettano a un volontario della Croce Rossa. Cioè «aiutare chiunque si trovi in uno stato di bisogno, senza alcuna distinzione». E per evidenziare l’enfasi delle sue parole, Fasano non risparmia il carattere maiuscolo. Come se volesse dare più corpo e sostanza alla sua missiva. L’ha fatto affinché i “suoi” volontari ascoltino davvero ciò che lui ha da dire.
Il presidente del comitato provinciale fa appello ai principi fondanti del movimento. «Forse non si è del tutto consapevoli del peso che ha il simbolo che indossiamo» scrive. «Forse non si riesce a comprendere che l’emblema della Croce Rossa è sinonimo di fratellanza e solidarietà. Il nostro scopo è fare del bene, senza “se” e senza “ma”. Chi di voi non si riconosce in questi valori e non ne condivide il senso, dovrebbe avere la decenza e la dignità di andarsene dalla Croce Rossa e dedicare il proprio tempo libero ad altre attività».
 


«ESISTE SOLO LA RAZZA UMANA»
«Sono costretto a dover fare questo richiamo perché, mai come in questi giorni, mi giungono voci che raccontano di volontari che mostrano insofferenza nei confronti di razze, religioni, culture e colore della pelle che non siano uguali ai propri» scrive ancora Fasano. «Leggo commenti sui social network che rasentano il razzismo o la xenofobia», aggiunge. «A questi pseudo volontari vorrei far presente che non esistono razze, religioni, culture, colore della pelle. Esiste unicamente la razza umana».


 
IL RICHIAMO ALL’ORDINE


Infine Fasano giustifica la sua e-mail con un paio di allegati. Il primo riguarda proprio i principi fondanti della Croce Rossa («ho la sensazione che qualcuno non li abbia mai letti»). Il secondo è invece una foto di «disperati in fuga dalla guerra e dalle discriminazioni». E qui arriva il colpo di grazia. «Vi invito a individuare un viso e provare a sostituirlo a quello di qualcuno a noi caro», scrive ancora Fasano. «Immaginate cosa si potrebbe provare a sapere che un nostro caro è in quelle condizioni. E stabilite voi la sorte che dovrebbe toccargli». Ecco, immaginiamolo.
 
23 aprile 2015
di Gianluca Testa
sociale.corriere.it