Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 

Antonella Petrinelli (Croce Rossa) dopo una mappa sui bisogni, faremo incontrare domanda e offerta: Obiettivo autonomia"

4 febbraio 2021 disabilità

 

Fonte: La Nazione

 

 

 

La casa fu confiscata alla criminalità organizzata

 

4 febbraio 2020 Mamma e bimbo disabile

 

 

 

 

 

Fote: Il Tirreno

 

 

 

 

Croce Rossa e Regione Lazio danno scacco a Arcuri: ecco la mega "primula" 5 volte più performante
Fino a 2500 persone si potranno vaccinare ogni giorno nella struttura allestita a Fiumicino, 5 volte in più delle strutture del piano del commissario che invece si affida al crowfunding

Nell'area dell'aeroporto di Fiumicino è stato allestito dalla Croce Rossa italiana un Centro Vaccinale davvero da record. Non solo per i tempi, ma per le dimensioni: oltre 1500 metri quadri composti da 6 tensostrutture, dove sarà possibile vaccinare fino a 30 persone alla volta. Un'area ad alto isolamento termico, dotata di forniture interne donate dal Gruppo Procter Gamble e di un innovativo tunnel per la decontaminazione e il rilevamento della temperatura, acquistato grazie al supporto di Toyota.

Il centro vaccinale realizzato presso il parcheggio Lunga Sosta del “Leonardo da Vinci”, sarà gestito dalle Aziende Sanitarie della Regione Lazio e presidiata dal personale medico e paramedico della Croce Rossa Italiana.

02 febbraio Croce Rossa e Regione Lazio danno scacco a Arcuri

"Dopo il sopralluogo di oggi posso dirmi orgoglioso di una struttura all'avanguardia che consentirà di somministrare fino a 2500 dosi giornaliere" commenta il Presidente Francesco Rocca che spiega il progetto nato dalla collaborazione della Regione Lazio e Aeroporti di Roma.

"Per noi è un privilegio continuare a cooperare con la Regione, con lo Stato su questa battaglia contro il Covid - ha dichiarato a Fiumicino l'Amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone - Tutti devono dare il proprio contributo e la società di gestione, Aeroporti di Roma, lo sta facendo mettendo a disposizione spazi e organizzazione e continua grazie ad una cooperazione molto efficace con la Regione, la Croce Rossa e l'Istituto Spallanzani".

Il centro sarà il primo grande centro vaccinale nazionale in un aeroporto con 65 checkpoint sanitari di cui 25 dedicati all'inoculazione del vaccino altri box dedicati alle operazioni di registrazione e box check-up medici, un'area di attesa post vaccinazione da 240 posti, circa 330 posti auto dedicati e un pronto soccorso annesso. Aeroporti di Roma mette a disposizione anche una struttura per lo stoccaggio dei vaccini a bassissima temperatura.

Un progetto che strizza l'occhio alle "primule" del piano vaccinale. Il motivo del fiore è in effetti stampato sulle tensostrutture ma le dimensioni fanno impallidire il progetto del Commissario Arcuri di cui avevamo già diffusamente parlato.

Un progetto inefficente e che avrebbe un costo di otto milioni di euro. Una montagna di denaro per 21 gazebo da installare (inzialmente) nei capolughi regionali. Domani scade la presentazione delle offerte per il bando. Per coprire parte dei costi, il governo ha pubblicato un "avviso per la ricerca di sostenitori economici per la realizzazione dei padiglioni temporanei destinati alla somministrazione dei vaccini contro il Sars-CoV-2" e aperto un conto corrente per i bonifici con la causale "sostegno primula". A coloro che doneranno più di 400 euro sarà inviata una "nota ufficiale di ringraziamento" da parte del commissario Arcuri. Ai cittadini o alle aziende che finanzieranno la costruzione di una primula, quindi con una donazione di circa 400mila euro, verrà dedicata una targa quadrata di 50 centimetri per lato, "che sarà esposta permanentemente in luogo visibile all’interno o all’esterno della primula sponsorizzata".

Fonte: today.it

 

 

Cresce la sicurezza nelle residenze universitarie del Dsu: effettuati i primi tamponi rapidi

I test messi a disposizione dalla Regione sono stati effettuati nelle case dello studente di Pisa, Firenze e Siena con la collaborazione della Croce Rossa

19 gennaio Test rapidi nelle residenze universitarie del Dsu Toscana 

L’Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana intensifica l’impegno per garantire il rientro in sicurezza degli studenti alloggiati nelle proprie residenze universitarie. Prosegue la collaborazione con Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale Toscana per la campagna di somministrazione del test sierologico avviata lo scorso novembre che gli studenti assegnatari di un posto letto nelle case dello studente sono invitati ad effettuare presso le postazioni approntate nelle varie strutture di Firenze, Pisa e Siena.

La novità è che i soggetti risultati positivi allo screening sierologico, analizzato dal medico o biologo della Croce Rossa, vengono immediatamente sottoposti ad un tampone rapido nella stessa sede per la verifica di eventuale contrazione del virus, avviando immediatamente le azioni previste dai protocolli sanitari. L’effettuazione del test rapido sarà fortemente raccomandata per gli studenti alloggiati che rientrano da zone ritenute critiche o da aree a rischio, soprattutto nel caso in cui non si abbia certezza che abbiano rispettato tutte le disposizioni anticontagio previste dalla norme nazionali e internazionali.

I circa mille tamponi rapidi in dotazione al Dsu Toscana sono stati richiesti e resi disponibili dalla Regione Toscana che ha ha condiviso con il Dsu l'obiettivo di attivare ulteriori strumenti finalizzati a ridurre al minimo il rischio di contagio tra gli studenti alloggiati, garantendone una convivenza più sicura. I risultati degli oltre seicento test sierologici effettuati fra gli assegnatari di posto letto rientrati dopo le festività nelle sedi di Firenze, Pisa e Siena non hanno fatto emergere casi di positività e, soprattutto, che le azioni messe in campo sono molto apprezzate sia dagli studenti che dagli addetti Dsu che operano per l'erogazione dei servizi ristorativi e residenziali.

L’Ente per il Diritto allo Studio ha inoltre stanziato per il 2021 la somma di 400mila euro per la gestione dei rischi derivanti dagli effetti Covid sulla popolazione studentesca parte delle quali, destinate al rimborso della spesa dei tamponi molecolari che gli alloggiati sono comunque raccomandati ad effettuare entro le 72 ore precedenti il rientro nelle case dello studente. Al momento, circa duecento sono gli studenti alloggiati che sono rientrati a seguito di tampone negativo e che hanno presentato richiesta di rimborso documentandone la spesa.

Fonte: pisatoday

 

 

 

 

Vaccini anti-Covid a domicilio agli anziani: è una truffa
La Regione Toscana mette in guardia dopo le segnalazioni arrivate alle Asl

15 gennaio Truffa vaccini Covid a domicilio in Toscana 

La Regione Toscana mette in guardia da chi offre la vaccinazione anti-Covid a domicilio, si tratta infatti di raggiri ai danni di persone anziane, contattate telefonicamente per un appuntamento di somministrazione di vaccino presso la propria abitazione. E’ quanto emerge in seguito ad alcune segnalazioni, pervenute alle Asl di riferimento territoriale, da parte degli stessi anziani contattati. Chiunque riceva telefonate o qualora qualcuno si presenti al domicilio, proponendo questo servizio, è certamente in atto una truffa.

In Toscana, al momento, precisano infatti dalla Regione, non si stanno effettuando somministrazioni di vaccino anti Covid al domicilio di questa categoria, che sarà coinvolta a partire da febbraio, nell’ambito della cosiddetta fase 2. Le Aziende sanitarie toscane non hanno, dunque, in corso questa attività.
Sarà la Regione Toscana a informare con apposita comunicazione sull’avvio della fase 2 e sulle modalità organizzative di somministrazione del vaccino al domicilio degli anziani, che ne facessero richiesta.

"Chiunque incorra in situazioni dubbie è invitato a non aderire ad alcuna proposta e a non esitare a contattare le forze dell’ordine o le autorità sanitarie" sottolineano dalla Regione che ricorda che il piano vaccinale nazionale (e quindi anche quello regionale) prevede varie fasi dedicate a target di popolazione diverse. Attualmente è ancora in corso la fase 1, aperta a: operatori sanitari e sociosanitari degli ospedali e delle Rsa, medici e pediatri di famiglia, operatori dei servizi di emergenza-urgenza, volontari impegnati nei trasporti sanitari, sanità territoriale pubblica e privato accreditato, operatori non sanitari che lavorano negli ospedali e personale delle ditte appaltatrici di servizi e manutenzione nelle strutture ospedaliere, sempre che abbiano già effettuato la pre-adesione iniziale sull’apposito portale web di Regione Toscana

Fonte: pisatoday

 

 

 

 

 

 

Iniziativa della Caritas diocesana di Roma e della Croce Rossa Italiana che permetterà di ampliare i posti di ricovero nel periodo invernale. Il centro di pre-accoglienza ospiterà fino a 60 senza dimora per periodi di dieci giorni effettuando lo screening sanitario e garantendo l’isolamento fiduciario, successivamente le persone faranno ingresso negli ostelli e nelle parrocchie che hanno messo a disposizione spazi di ospitalità.

La Caritas di Roma e la Croce Rossa Italiana (CRI) hanno inaugurato ieri la prima “struttura-ponte” di accoglienza di tipo socio-sanitario per persone senza dimora della Capitale. Si tratta di un centro, attivo per 15 settimane, che servirà a effettuare una pre-accoglienza di dieci giorni con un parallelo screening sanitario in isolamento fiduciario al fine di garantire un successivo ingresso in sicurezza nelle strutture comunitarie quali ostelli e centri parrocchiali allestiti dalla Diocesi di Roma e dalle altre organizzazioni sociali.

8 gennaio Nessuno resti indietro

La struttura-ponte, che ha aperto ieri alle 16.30 con i tamponi effettuati agli ospiti dal personale sanitario della Croce Rossa Italiana, è stata allestita nei locali dell’Ostello “Don Luigi Di Liegro” alla Stazione Termini (via Marsala, 109). Il centro della Caritas, che fino allo scorso novembre ospitava 180 persone senza dimora, verrà quindi riconvertito per ospitare in pre-accoglienza fino a 60 ospiti. La Caritas ha predisposto altre due strutture – Villa Letizia e Villa Trionfale – in cui da dicembre ha trasferito coloro che erano residenti nell’Ostello e che sono stati messi in sicurezza dopo la diffusione di un contagio all’interno. In questo modo è garantita la permanenza in situazione di sicurezza e nel rispetto della normativa sanitaria vigente.

La struttura-ponte rappresenta un servizio innovativo che funziona come centro di raccordo, anello mancante tra gli ingressi di persone dall’esterno a cui va accertata la condizione relativa al Sars-Cov-19 e la rete delle strutture tradizionali che non possono effettuare tale screening sanitario e isolamento adeguato. In tal modo verrà garantita la tutela della salute pubblica e la prosecuzione in sicurezza dell’accoglienza per le povertà estreme - in particolare offerta dalle parrocchie - soprattutto in un periodo, quale quello invernale, in cui è urgente ampliare la rete di accoglienza pur facendo fronte alle nuove esigenze di sicurezza determinate dall’emergenza sanitaria in atto.

Di fronte a una situazione critica - da una parte la pandemia e dall’altra il freddo e le piogge insistenti – è richiesto di agire tempestivamente con l’obiettivo di non fare mancare l’assistenza sociale ordinaria e straordinaria che viene fornita alle persone senza dimora - l’accoglienza notturna in strutture comunitarie - ma anche di garantire, al contempo, un elevato controllo del rischio di diffusione di contagi da Sars-Cov-19.

Come ogni anno, inoltre, la Caritas di Roma ha attivato le equipe del Servizio Notturno Itinerante con operatori e volontari che, a partire dalle ore 20, ogni sera andranno a presidiare le zone in cui le persone senza dimora rischiano di rimanere isolate ed emarginate. Così come restano attive, come sempre, le unità di strada del Comitato Croce Rossa di Area Metropolitana di Roma Capitale per portare assistenza e cura alle persone che vivono in strada.

La Caritas attiva inoltre un centralino telefonico al numero 334.6735831 e la casella email servizioitinerante@caritasroma.it a disposizione di chiunque intenda segnalare situazioni di particolare disagio e grave emarginazione su cui intervenire.

Sempre per far fronte alle maggiori richieste che giungeranno, la Caritas invita tutti i romani alla donazione di coperte e sacchi a pelo da distribuire alle persone in difficoltà. La raccolta avverrà presso l'ostello la Cittadella della Carità (via Casilina, 144) tutti i giorni dalle ore 14 alle ore 20.

Mai come in questo momento le persone più fragili si sentono sole e abbandonate. Anche il mondo del volontariato, che all’inizio della pandemia aveva visto rivitalizzarsi lo spirito di solidarietà e partecipazione civile, vive in queste fasi un senso di scoramento e sfiducia nelle Istituzioni. Per mesi abbiamo chiesto a Comune di Roma, Regione Lazio e Prefettura di programmare procedure e spazi di accoglienza straordinari anche per i senza dimora almeno durante i mesi invernali: purtroppo la risposta sono state solo promesse e scarico di responsabilità. Oggi inauguriamo quello che vuole essere un’opera che, seppure modesta rispetto agli enormi bisogni, desidera mostrare come è possibile indirizzare le energie del mondo ecclesiale e del volontariato. Come ci ha ricordato il nostro vescovo, papa Francesco: le cose andranno meglio nella misura in cui, con l’aiuto di Dio, lavoreremo insieme per il bene comune, mettendo al centro i più deboli e svantaggiati. Ringrazio la Croce Rossa Italiana che, ancora una volta, è al nostro fianco in questo ambizioso progetto». Così don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma.

«La Croce Rossa Italiana nasce per essere al fianco di ogni vulnerabilità. In un momento così difficile a livello globale, le persone senza dimora vivono un dramma nel dramma: alla marginalizzazione si aggiunge il rischio più elevato di contagio da Covid-19 nell’assenza di assistenza sanitaria. Per questo motivo siamo contenti e onorati di questa collaborazione con la Caritas, cui va il nostro sincero grazie. La ‘struttura ponte’, una realtà che mancava, rappresenta una risposta concreta ai bisogni di tante persone ed è particolarmente importante per contenere la diffusione del virus nella Capitale. I nostri operatori sanitari forniranno, come sempre, non solo assistenza ma anche ascolto, calore, umanità. Perché nessuno è al sicuro finché non siamo tutti al sicuro». Così Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana.

Fonte: CRI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I volti dei volontari, il vero simbolo delle feste

 

Volti dei volontari

 

 

 

 

 

Eliana e la battaglia per i diritti dei disabili: "La burocrazia non deve essere un peso ulteriore

Eliana Tagliente, delegata nazionale dell’ANCRI alle pari Opportunità, denuncia discriminazioni e abusi della burocrazia nei confronti delle persone con disabilità

Eliana Tagliente, affetta da diabete mellito e sclerosi multipla, lotta contro le discriminazioni e gli abusi della burocrazia nei confronti delle persone con disabilità. Tagliente è delegata alle Pari opportunità dell’Associazione nazionale insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (ANCRI).

13 dicembre Eliana e la battaglia per i diritti dei disabili

Moglie e madre di due figlie, legale di azienda e attivista per i diritti civili, il suo spirito combattivo e la sua forte determinazione a non farsi sopraffare dal diabete e dalla sclerosi multipla, le consente di mantenere forte l’impegno lavorativo e familiare tenendo alta l’attenzione ai problemi delle persone affette da disabilità. Così porta avanti un'attività di volontariato che s’ispira ai principi fondamentali di umanità e rispetto della dignità della persona soprattutto se con disabilità.

Alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, Eliana è stata ospite del programma di approfondimento Tv Officina stampa condotto dalla giornalista Chiara Rai. “Le Istituzioni dovrebbero sentire il dovere di porre al centro dell’attenzione la persona umana, come richiesto dalla Costituzione, e in particolare quelle persone che versano in una condizione di fragilità incolpevole come i disabili", ha detto.

“Ritengo veramente grave che nel nostro paese la gestione di ciò che gira intorno alle singole patologie sia addirittura più pesante della disabilità stessa. Sul tema della disabilità – ha sottolineato - la parità è semplicemente non dover sentire il peso della propria patologia per elementi esterni alla stessa. Parlo di limiti alla circolazione, alla libertà di autonomia e movimento, alla valutazione del proprio lavoro. Parlo di parità con chi non ha patologie".

"Oltre ad essere una persona affetta da sclerosi multipla e diabete - ha aggiunto - io sono mamma, moglie, legale d'azienda, giornalista pubblicista e delegata appunto dell'Ancri. Passioni alle quali la burocrazia che gira intorno alle varie patologie toglie denaro e tempo, a discapito mio e dei miei cari ovviamente".

"Posso fare l'esempio dell'esigenza di flessibilità nella gestione dei permessi di cui alla Legge 104/92, dei problemi legati alla possibilità di entrare nei centri storici con contrassegno disabili, dell'annosa questione del rinnovo patente speciale da me già affrontato in un convegno ANCRI nel Salone dei 500 a Firenze. In alcune città, come Taranto, ai disabili con patologie stabilizzate in possesso di un contrassegno disabili permanente rilasciato dal Comune di Roma non viene garantito il diritto alla mobilità con le previste procedure, come i disabili residenti o provenienti da altre province. E questo perché il Comune di Roma ai disabili con una malattia cronica rilascia un contrassegno permanente che non rinnova come gli altri ogni 5 anni. Le patologie della burocrazia di fatto privano il disabile residente a Roma del diritto costituzionale e umano alla mobilità”.

Eliana ha concluso il suo intervento auspicando che “con l'accelerazione informatica a cui ci ha costretti l'emergenza sanitaria porti alla riflessione che molta burocrazia potrebbe essere snellita. Le patenti ad esempio hanno ricevuto una proroga della scadenza. Mi auguro che si colga il meglio di quanto si sta facendo in emergenza sanitaria e che ogni passo diventi lo spunto per liberarci da macchinose procedure diversamente risolvibili".

Fonte: Il Tirreno

 

 

 

"Non fate i volontari ora, è troppo rischioso " Altolà ai dipendenti da aziende ed enti pubblici

8 dicembre Non siamo gli untori 2

 

8 dicembre Non siamo gli untori 3

 

 

 

 

 

 

3 dicembre il Club di Pisa dell’International Inner Wheel, organizzazione femminile internazionale di service, ha donato al Comitato di Pisa della Croce Rossa Italiana un monitor multiparametrico che permette agli operatori del servizio di 118 di monitorare i parametri vitali del paziente trasportato, compresa la temperatura corporea e quindi rappresenta un valido aiuto anche nella diagnosi del Covid.

Tale attrezzatura dispone inoltre di fruste idonee a monitorare sia pazienti adulti che bambini e neonati.

Elisabetta Rizzo

 

3 dicembre donato un monitor multiparametrico

Foto: Emanuela Bristol