Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 


Rocca: "Ci siamo ormai assuefatti a questo virus secolare della violenza contro le donne che dovremmo invece combattere, alla stregua della pandemia in corso"

Campagna Violenza Donne 01

Donne contro il virus e contro la violenza affermano: "Combattiamo". Questo il messaggio via social della Croce Rossa, in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne". L'Associazione umanitaria intende sottolineare, unendo in un'immagine-simbolo le donne in prima linea contro il Covid19 e le vittime di violenza, che anche questo "virus" va combattuto e si può e si deve estirpare.

Un impegno, portato avanti nel concreto, attraverso le attività antiviolenza in tutta Italia. "La Croce Rossa - dichiara, infatti, il Delegato Nazionale al Sociale della CRI, Stefano Tangredi - ribadisce oggi il suo impegno quotidiano e sottolinea che anche durante l'emergenza sanitaria la CRI ha continuato con i suoi Comitati territoriali ad operare con gli Sportelli e i Centri di accoglienza per le vittime di violenza".

La tutela delle vittime di violenza, infatti, è attività primaria e quotidiana della Croce Rossa Italiana ormai da molti anni, grazie all'impegno e al lavoro svolto dai Comitati a livello locale attraverso gli sportelli di ascolto ed i centri di accoglienza disseminati su tutto il territorio nazionale.

I 13 punti di accesso dedicati alle vittime di violenza (non solo alle donne ma a tutti coloro che subiscono un abuso) riservano ai più fragili una pluralità di servizi: dall'ascolto grazie a team specializzati composti da psicologi e assistenti sociali, al supporto di natura legale, affinché la tutela della vittima sia il più possibile efficiente ed invalicabile.

Alcuni Comitati della Croce Rossa offrono anche la possibilità di iniziare percorsi di protezione veri e propri che consentano il distacco e l'allontanamento dai soggetti maltrattanti in luoghi dove le donne possano sentirsi protette e supportate. Si tratta di case rifugio dove si realizzano percorsi residenziali di assistenza e dove spesso, insieme alle donne, vengono accolti anche figli minori in fuga dalle violenze domestiche. Anche durante il periodo di emergenza sanitaria COVID-19, in cui – stando ad alcuni studi fatti - si è assistito ad una crescita del fenomeno della violenza domestica, la Croce Rossa Italiana ha continuato a garantire i propri servizi al 100% adeguando la propria assistenza alle prescrizioni normative imposte dalla pandemia. Gli sportelli di ascolto sono stati convertiti ad assistenze telefoniche 24 ore su 24 su 7 giorni su 7, grazie al grande impegno dei Volontari e dei professionisti e le accoglienze sono state quanto più rese possibili con il supporto dei team sanitari. .

Le persone che si sono rivolte ai servizi antiviolenza della Croce Rossa Italiana, quest'anno, ed hanno ricevuto assistenza sono state oltre 600 e circa 100 sono state le donne personalmente assistite dagli operatori del centro tramite colloqui e interviste, o accolte in situazioni di emergenza o a lungo termine.

"Sulla violenza contro le donne sono stati già scritti fiumi di parole, spesso tutte uguali. La cronaca ci martella quotidianamente - dichiara Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana - con storie di abusi psico-fisici e femminicidi, nonostante il focus quasi totalizzante sulla pandemia. Un lessico mediatico che, troppo spesso, si fa retorica. Ci siamo ormai assuefatti a questo virus secolare che dovremmo invece combattere, alla stregua della pandemia in corso. Oggi è la “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” ed è quasi scontato ci si indigni sui giornali e sui social network. Il problema sono gli altri 364 giorni. La soluzione passa per un cambiamento culturale, capace di eliminare definitivamente qualunque forma di maschilismo e discriminazione. E questo, deve partire da noi uomini, non solo in occasione della Giornata Mondiale, ma tutti i giorni".

 

Fonte: CRI

 

 

 

 

 

Vicopisano, in aiuto dei più fragili: le associazioni di volontariato attive con la consegna di spesa e farmaci a domicilio

17 novembre Coronavirus

Un servizio pensato per chi, a causa dell'emergenza Covid, si trova in difficoltà ad uscire da casa e ha bisogno di un supporto

A Vicopisano continua l'impegno delle associazioni di volontariato e dell'amministrazione comunale per aiutare le persone più fragili per la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio.

Ricordo - spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Valentina Bertini, che ha coordinato il servizio - che le associazioni del territorio, in collaborazione con l'amministrazione, sono disponibili a portare spesa, farmaci e mascherine a casa alle persone anziane, con patologie, immunodepresse, con disabilità e in quarantena o in isolamento fiduciario. Per noi è fondamentale che nessuno si senta solo e sappia che, in qualsiasi momento, può contare su volontari e volontarie disponibili, competenti, gentili e preparati, ai quali affidarsi e che ringrazio ancora una volta".

Il funzionamento del servizio è semplice - aggiunge Bertini - basta telefonare alla Misericordia di Vicopisano, se si è del capoluogo, di zone vicine o di Guerrazzi, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00, al numero 342/6812227, o all'Unità Territoriale della Croce Rossa di San Giovanni alla Vena, se si è di San Giovanni, Cevoli e Cucigliana, tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00, al numero 331/1566669 e al Comitato della Croce Rossa di Uliveto Terme, se si è di Uliveto, Noce, Lugnano e Caprona, h24, al numero 050/788222 o inviare un sms o un messaggio whatsapp al numero 334/6424636. Inoltre alcuni negozi del territorio - conclude l'assessore - hanno dato la propria disponibilità a consegnare la spesa a domicilio, la lista, in continuo aggiornamento, è disponibile sul nostro sito www.viconet.it o inviando un messaggio WhatsApp al numero del Comune 366/8301788. Un ulteriore servizio, del quale ringrazio i negozianti, per tutti coloro che comunque vogliono spostarsi il meno possibile, in particolare per le persone anziane o con altre difficoltà".

Fonte: Pisatoday

Potranno essere ritirate presso le Farmacie Comunali e le sedi di associazioni di volontariato. Saranno 11 i punti di distribuzione

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Partirà da lunedì la distribuzione delle mascherine gratuite fornite al Comune di Pisa dalla Regione Toscana. Cinque mascherine a testa saranno disponibili presso le farmacie comunali e le sedi delle associazioni di volontariato. "Nel corso della riunione del Centro Operativo Comunale - ha spiegato il sindaco di Pisa Michele Conti - abbiamo definito la procedura per far avere le mascherine ai nostri concittadini. Grazie alla disponibilità delle Associazioni di volontariato e delle Farmacie Comunali S.p.a. ogni quartiere avrà almeno un punto di distribuzione dove i cittadini potranno ritirare le mascherine gratuite. Ancora una volta ringrazio di cuore i volontari di Croce Rossa, Misericordia, Pubblica Assistenza, Cisom, Il Falco e Palp per la preziosa collaborazione nell’organizzazione del servizio; lo sforzo organizzativo e logistico coordinato dalla Protezione Civile comunale all’interno del Centro operativo comunale consentirà a ogni cittadino pisano di ricevere le mascherine gratuite in sicurezza".

La mattina di sabato sarà dedicata all’organizzazione e allo smistamento delle mascherine arrivate al magazzino della Croce Rossa a Ospedaletto. Da lì saranno suddivise e trasportate dal personale del Comune di Pisa nei punti di distribuzione per la consegna alla cittadinanza che inizierà a partire da lunedì.

 

Dove e quando ritirare le mascherine

Saranno attivi 11 punti di distribuzione da lunedì 16 a venerdì 20 novembre con orario 9.00-12.00 e 15.30-18.30:

sede del Comune di Pisa, Piazza XX Settembre
sede Croce Rossa Italiana a Ospedaletto
sede Misericordia al Cep
sede Pubblica Assistenza via Bargagna
sede Pubblica Assistenza a Riglione
sede Pubblica Assistenza Litorale Pisano a Marina di Pisa
parafarmacia comunale Calambrone
farmacia comunale n. 3 via Battelli
farmacia comunale n. 5 via Niccolini
farmacia comunale n. 1 via Pardi
farmacia comunale n. 2 via XXIV Maggio.

Come avviene la distribuzione

E’ prevista la consegna di 5 mascherine chirurgiche per ogni tessera sanitaria presentata da residenti, domiciliati, studenti universitari. I volontari incaricati del servizio, che saranno presenti anche all’interno delle Farmacie Comunali, annoteranno in un documento informatico condiviso il codice fiscale della persona che ritira la mascherina, per garantire l’approvvigionamento a tutti i cittadini. Una volta ritirate le mascherine gratuite assegnate non sarà possibile ripetere l’operazione in nessuno dei punti di distribuzione sul territorio. E’ invece possibile che una sola persona ritiri mascherine per più di un codice fiscale (ad esempio chi si presenta per il ritiro per tutto il nucleo familiare): in questo caso dovrà presentare le tessere sanitarie di tutte le persone che lo hanno delegato per permettere la registrazione dei codici fiscali.

Le mascherine saranno consegnate ai cittadini in buste alimentari confezionate dal personale incaricato che avrà cura di igienizzarsi frequentemente le mani durante le operazioni. Il Comune raccomanda alla cittadinanza "di non affollare i punti di distribuzione da lunedì mattina, visto che la distribuzione è garantita fino al prossimo venerdì e di non chiamare i numeri di telefono delle Associazioni di volontariato per chiedere informazioni, lasciando libere le loro linee telefoniche per le urgenze e le attività ordinarie, recandosi direttamente nei punti di distribuzione alle sedi indicate e negli orari stabiliti".

Fonte: Pisatuday

 

 

 

 

 

 

 

Quarantena per gli ospiti del centro migranti: scatta la protesta

L'episodio è accaduto giovedì, dopo che nei giorni scorsi una trentina di loro erano risultati positivi al Covid. Per riportare l'ordine è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine

30 ottobre Quarantena per gli ospiti del centro migranti 

Momenti di tensione ieri, 29 ottobre, in un centro di accoglienza nel comune di San Giuliano Terme gestito dalla Croce Rossa. Una quindicina di migranti hanno protestato contro la quarantena imposta agli ospiti del centro, dopo che nei giorni scorsi erano risultati positivi al Covid circa una trentina di loro su circa 80 migranti presenti complessivamente nella struttura. La notizia trova spazio oggi sui quotidiani locali.

 

I migranti hanno sigillato con un lucchetto il cancello del centro impedendo a chiunque di entrare ed uscire per circa 3 ore. Nei giorni scorsi alcuni di loro erano tra l'altro riusciti ad eludere la sorveglianza e ad allontanarsi dalla struttura, facendovi ritorno alcune ore dopo. Per riportare la calma sono dovute intervenire le forze dell'ordine. Sul posto anche il viceprefetto vicario Nicola De Stefano.

Fonte: Pisatuday

 

 

 

 

 

Quello di ieri è stato il primo giorno feriale per l’esecuzione dei test molecolari, gratuiti e su base volontaria, nel piazzale di fronte alla stazione centrale di Pisa. Già alle 8 di mattina, ora di inizio dell’iniziativa, si è formata una fila di persone in attesa di poter fare il tampone per la diagnosi del Covid-19 nel camper mobile messo a disposizione dalla sezione pisana della Croce Rossa Italia. Alle 16 erano 140 i tamponi effettuati e nel corso del pomeriggio il numero è salito ancora.

Entra così nel vivo la campagna di prevenzione gestita dall’Asl territoriale di competenza, quella della Toscana Nord Ovest, in collaborazione con le autorità locali in seguito all’ordinanza emanata dal presidente della Regione Enrico Rossi lo scorso 25 agosto. Le postazioni per i check-point si spostano dagli spazi della movida per interessare i porti e le stazioni, luoghi di transito e di passaggio. Da monitorare sono infatti gli spostamenti all’interno della regione, come avviene nel caso dei pendolari, ma anche quelli dall’esterno, rientri dalle vacanze in testa.

01092020 Disciplinati e in fila al check point

Ecco perché l’iniziativa si rivolge a chi è in possesso di un titolo di viaggio. «L’obiettivo fondamentale è effettuare il tampone sulle persone che arrivano in città», spiegano alcuni volontari della Croce Rossa. «Si tratta del primo stop dove poter fare il test ed è caldamente consigliato l’isolamento fiduciario a casa in attesa dei risultati, che arrivano tra le 24 e le 36 ore successive».
Il primo passo è la registrazione di fronte al punto mobile, dove bisogna esibire anche il titolo di viaggio oltre ai documenti. Si passa così al test vero e proprio, effettuato all’interno della postazione dagli infermieri dell’Asl vestiti con la tuta protettiva e dispositivi di protezione ormai familiari. «Il test», spiega un operatore sanitario, «viene fatto con un tampone oro e nasofaringeo per il prelievo di materiale biologico, che verrà messo in un contenitore apposito e spedito in laboratorio. L’intera operazione dura meno di un minuto». Diverse le persone che si sono fermate per chiedere informazioni al personale volontario della Croce Rossa, che ha offerto un supporto logistico temporaneo in attesa della postazione fissa individuata nel centro polifunzionale Maccarrone della Provincia, poco distante dalla stazione. Qui si sposteranno già da oggi le attività di esecuzione dei test (orario 8-20), che continueranno almeno fino al 20 settembre.

«Il sistema della Protezione civile aveva individuato questa tipologia di supporto ai sanitari come soluzione temporanea», spiega Sandra Vitolo, ispettrice del Corpo infermiere volontarie del Cri Pisa: «Restano comunque un’attenzione e un coordinamento continuo rispetto alle esigenze che si presentano di volta in volta. È importante approfittare al massimo di questa opportunità, perché soltanto attraverso l’individuazione precoce e il tracciamento riusciremo a vincere questa sfida. C’è attenzione anche da parte dei giovani, come è emerso dalle precedenti campagne sierologiche. Si tratta di comportamenti virtuosi che devono essere promossi».
Sara Venchiarutti

Fonte: Il Tirreno

 

 

 

 

 

Tamponi nelle stazioni e nei porti: oltre 3mila test giornalieri

L'iniziativa, promossa dalla Regione e messa in atto dall'Asl Toscana Nord Ovest sul territorio di propria competenza, sarà a regime da lunedì 31 agosto 2020

Partirà a pieno regime domani, 31 agosto 2020, con 3.280 tamponi giornalieri l’offerta di test molecolari gratuiti messi a disposizione dall'Azienda Usl Toscana Nord Ovest ai viaggiatori in transito nelle stazioni e nei porti del proprio territorio. Dopo l’avvio di oggi, utile per testare le procedure, il personale sarà disposizione negli stand allestiti nei porti di Livorno (in orario 8-24), Piombino (8-24) e nelle stazioni di Viareggio (8-20) e Pisa (8-20).
Si ricorda che le persone che si sottoporranno al test dovranno attenersi rigorosamente ai comportamenti previsti per l’isolamento fiduciario rimanendo nella propria abitazione, fino alla comunicazione del test, che avverrà entro le 24-36 ore successive. In caso di negatività del test non verrà adottato alcun provvedimento restrittivo; in caso di positività la persona sarà presa in carico dal dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento per la procedura di quarantena e di sorveglianza sanitaria.

Per evitare possibili attese nei porti e nelle stazioni, ai viaggiatori residenti in Toscana è raccomandato di prenotare il tampone entro le 24 ore dall’arrivo o della partenza. In questo modo il viaggiatore residente in Toscana ottiene un comodo accesso programmato nelle ore successive al rientro in una delle sedi dei 'drive-through' distribuiti su tutto il territorio regionale, 13 dei quali si trovano nel territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest.

STAZIONE DI PISA. Oggi alla stazione di Pisa è stato presentato il servizio garantito dagli operatori dell’Asl all’interno di postazioni di accoglienza allestite in questi giorni in stretta collaborazione con tutti gli enti - Prefettura, Comuni, Autorità portuale in primis - per offrire tamponi sia ai viaggiatori in arrivo che a quelli in partenza, che siano residenti o meno sul territorio regionale. L’Asl ha pianificato e messo in piedi un’organizzazione imponente con il coinvolgimento di centinaia di professionisti.
Ogni giorno infatti nelle due stazioni ferroviarie (Pisa e Viareggio) e nei due porti (Livorno e Piombino) saranno impegnati complessivamente oltre 100 operatori (tra sanitari e amministrativi) dal lunedì al venerdì ed oltre 130 nei fine settimana.

31082020 tamponi stazione pisa

In particolare alla stazione di Pisa, insieme alla protezione civile del Comune di Pisa, è stato allestito, per oggi e domani, un punto mobile della Croce Rossa Italiana nella piazza di fronte alla stazione, poi da martedì (e sicuramente fino al 20 settembre) i test verranno eseguiti al Centro polifunzionale Maccarrone della Provincia, verso il quale nei prossimi giorni i cittadini verranno indirizzati con un’apposita cartellonistica.
L’orario di apertura previsto da domani è sulle 12 ore, dalle ore 8 alle 20, con tempo di effettuazione previsto per ogni test di 3 minuti circa.
A Pisa in particolare è prevista, a regime, una produzione giornaliera di circa 500 tamponi il giorno, con possibilità di 'raddoppio' nei fine settimana.

Alla presentazione del servizio erano presenti per l’Asl il direttore della Società della Salute della Zona Pisana Sabina Ghilli, il direttore del dipartimento di prevenzione Asl Ida Aragona, insieme all’assessore al Sociale e presidente della Società della Salute di Pisa Gianna Gambaccini, che ha ringraziato in particolare le associazioni di volontariato che collaborano all’iniziativa.

Fonte: pisatoday

 

 

 

 

 

Non si ferma l’attività del Kinzica group che proprio in questi giorni ha centrato un altro grande obiettivo realizzando il tutto esaurito della cena di beneficenza organizzata il il 7 agosto scorso e riuscendo così a comprare una carrozzina per diversamente abili da donare al bagno della croce rossa.

La serata è stata allietata da Elena Lo Presti con la sua musica e il karaoke e da Fabio Nocchi, che con i suoi personaggi ha reso la cena molto divertente. Il Kinzica Group intende anche ringraziare lo staff della Croce Rossa e a GiacomoPplaia e agli amici Dell’Elfo per il contributo che hanno offerto. Un ultimo immenso e doveroso ringraziamento il Kinzica Group lo rivolge a tutti i partecipanti seguono sempre con tanto cuore e passione le iniziative benefiche del gruppo.

Fonte: cascinanotizie

 

 

 

 

 

Rocca: “Siamo molto soddisfatti: una legge difende con più forza il lavoro di ogni soccorritore”

6 agosto Aggressioni a operatori sanitari il Ddl è legge

Il Ddl Aggressioni è legge dello Stato. Il provvedimento, votato all’unanimità dall’Assemblea di Palazzo Madama, dopo il via libera ottenuto in Commissione Igiene e Sanità e la relazione della senatrice Paola Boldrini, era atteso da tempo dal mondo della sanità e del volontariato, troppo spesso vittima di aggressioni fisiche e verbali. Ora, le violenze contro gli operatori sanitari potranno essere punite con sanzioni da 500 a 5 mila euro e con la reclusione da 4 a 10 anni (per lesioni gravi) e da 8 a 16 anni (per lesioni gravissime). Vengono inoltre previsti protocolli operativi con le forze di polizia per garantire interventi tempestivi e l’istituzione di un “Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie” presso il Ministero della Salute, che dovrà monitorare gli episodi di violenza e gli “eventi sentinella” che potrebbero dar luogo a violenze o minacce. Tra le altre novità, l’istituzione di una “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso una cultura di condanna ad ogni forma di violenza.

“Sono ormai anni che denunciamo, attraverso la campagna “Non sono un Bersaglio” – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – le inaccettabili violenze ai danni dei soccorritori. Un’apparente assurdità, tuttavia sempre più diffusa. Siamo molto soddisfatti: una legge difende con più forza il lavoro di ogni operatore sanitario. Come Presidente dell’Associazione di volontariato più grande d’Italia, con un’antica tradizione nel primo soccorso, sono lieto che rispetto al testo iniziale sia stata inserita a pieno titolo anche la figura del volontario, inizialmente non prevista. Continueremo a monitorare la situazione, anche attraverso il nostro Osservatorio, appositamente istituito”.

“E’ grande la soddisfazione di chi, come noi, opera nel mondo del soccorso. Vorrei anche sottolineare - dichiara Rosario Valastro, Vicepresidente Nazionale Croce Rossa Italiana – che abbiamo lavorato, dialogando con le Istituzioni, per l’inserimento e l’incremento nel testo di campagne informative e di sensibilizzazione perché, come da tradizione di Croce Rossa, intendiamo fare informazione ed educazione. La cultura viene prima di tutto”.

 

 

 

 

 

«Ho capito due cose: gli asintomatici sono il 30 per cento e le misure prese sono state efficaci»
 
«Sono stati due mesi intensissimi, di lavoro h24, ma ne è valsa la pena. Ora finalmente io e tutta la Croce Rossa Italiana possiamo dirci soddisfatti e orgogliosi di essere stati utili al Paese. Il dispia- cere è alle nostre spalle...».

Perché dice così, presidente Francesco Rocca?
«Beh, se ripenso all’inizio, quello fu un momento durissimo per l’indagine sierologica. Un momento di grande frustrazione. C’era poca reattività da parte degli italiani, c’era diffidenza, a un certo punto pensammo che non ce l’avremmo mai fatta a raggiungere un campione così significativo di perso- ne».

Addirittura lei rivolse un accorato appello alla popolazione: «Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 — così disse — rispondete, perché è la Croce Rossa Italiana, non è uno stalker, una truffa, ma è un servizio che potete rendere al Paese attraverso un piccolo prelievo ve- noso...». Si può dire che funzionò?
«Sì, non fu facile perché in realtà c’era già tanta gente che ci chiamava per sottoporsi volontaria- mente al test, ma la nostra missione era un’altra: raggiungere un campione altamente selezionato e rappresentativo secondo l’Istat, per fasce d’età, aree geografiche, profilo economico. Per questo, voglio ringraziare i nostri duemila volontari che si sono alternati al call center e ai centri prelievi».
 
4 agosto Ho capito due cose 1

Presidente Francesco Rocca, 54 anni, dal 2013 guida la Croce Rossa italiana e dal 2017 la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

In verità, l’obiettivo all’inizio era testare 150 mila persone.
«E sì, perché più salgono i numeri più i dati sono affidabili. Ma che soddisfazione, lo stesso, quan- do il professor Franco Locatelli (il presidente del Consiglio superiore di sanità, ndr) ha definito oggi tutto questo lavoro “un momento scientificamente importante”. Tenete conto che anche in Spagna è stata fatta un’indagine simile, ma con numeri più bassi dei nostri: da noi si sono sottoposte al test oltre 64 mila persone, non sono mica poche! E 47 mila di queste, vado a memoria, lo hanno fatto nei nostri 1.300 centri prelievi temporanei».

Così si è capito, per semplificare, che le persone entrate in contatto con il Covid-19 in Italia sono state in realtà sei volte di più rispetto al totale dei casi registrati ufficialmente.
«Già, io non sono un medico però da quest’indagine ho capito almeno due cose: la prima è che il 30 per cento delle persone è asintomatico, cioè circola senza neanche sapere di avere il virus. E proprio per questo motivo la seconda cosa è ancora più importante: l’efficacia delle misure prese. Il lockdown in Italia ha limitato i danni».

E adesso la Croce Rossa che farà?
«Il lavoro non è finito: continuerà il biocontenimento, l’assistenza ai soggetti fragili, ma soprattutto l’opera di contrasto nei confronti della seconda pandemia, quella economica. Viveri, buoni pasto. Saremo sempre al fianco delle persone che hanno più bisogno».

Fonte: PressReader

 

4 agosto Ho capito due cose

 


 

4 agosto Ho capito due cose 2 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I giovani questa volta ci sono: in 150 si sottopongono ai test sierologici in piazza.

Tutti negativi gli esami eseguiti venerdi sera dai volontari de Croce Rossa, Misericordia, Anspas in uno dei luoghi simbolo della movida pisana

20agosto I giovani stavolta ci sono

Fonte: Il Tirreno