17 aprile Laurea in solidarietà

Laurea in solidarietà: i produttori di corone d'alloro donano mascherine alla Croce Rossa
E' l'iniziativa dei due titolari della start up che vende online l'oggetto celebrativo del traguardo universitario
Stefania Citti e Alessandro Marocco hanno aperto da alcuni mesi una start up che vende online corone di alloro per celebrare le lauree all'università. Un momento felice, che però proprio in questo periodo è bloccato, come gran parte del Paese, per l'emergenza Coronavirus. Per rispondere alle necessità e dare una mano hanno così deciso di "devolvere parte del ricavato avuto tramite gli acquisti pervenuti durante l'emergenza Covid-19 per l'acquisto di mascherine donate alla Croce Rossa Italiana del comitato di Pisa, dove ha sede la nostra attività".
“Abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per dare una mano nel nostro piccolo - raccontano i giovani imprenditori - questo è il tempo della gentilezza e della solidarietà e fare qualcosa per gli altri è un dovere civico di tutti noi, in particolare per coloro che sono in trincea. Abbiamo parlato direttamente con il presidente Antonio Cerrai, comitato di Pisa, che ha gradito molto l'iniziativa, scrivendoci parole di sincero apprezzamento. Conosciamo la Croce Rossa e sappiamo l'impegno e la dedizione che i suoi volontari sanno mettere in campo in tutte le situazioni, anche quelle più delicate. Abbiamo già acquistato e consegnato un primo scatolone di mascherine di protezione".
Fonte: pisatoday
13 aprile Coronavirus a Pisa: riparte la consegna delle mascherine

Lo annuncia il Comune in una nota. Il Sindaco Conti: "Troppo stringente la tempistica prevista dalla Regione"
Riparte domattina, 14 aprile, la distribuzione di mascherine alla popolazione pisana. Oltre all’azienda a cui il Comune di Pisa ha affidato il servizio di distribuzione domiciliare, entreranno in campo per la consegna anche le associazioni di volontariato che hanno dato la disponibilità al Centro operativo Comunale ad assumersi anche questo ulteriore impegno. Saranno in distribuzione anche le 202mila mascherine arrivate dalla Regione Toscana, dopo essere state confezionate da una ditta specializzata incaricata dal Comune di Pisa, in buste da 4 per ogni nucleo familiare che le riceverà a domicilio.
"I sette giorni che aveva dato la Regione per consegnare le mascherine - afferma il Sindaco Michele Conti - e far scattare l’obbligo di indossarle era forse un auspicio, sicuramente una tempistica troppo stringente che non teneva di conto dell’enorme lavoro che dovevamo fare sul territorio. Una tempistica contestata da molti comuni, a partire dal capoluogo di Regione. Noi abbiamo scelto di affidare l’imbustamento a una ditta specializzata prima di consegnarle nelle case. In questo modo, oltre alle mascherine del Comune ne arriveranno altre 4 a famiglia della partita regionale, in sicurezza e nella cassetta della posta di ognuno".
La distribuzione delle mascherine proseguirà a Pisa secondo un programma che prevede il proseguimento del lavoro affidato alla Recapiti Ferrari che sarà affiancata dalle associazioni di volontariato con l'obiettivo di concludere la consegna entro giovedì 16 aprile. La Protezione Civile comunale, che coordina le attività, ha suddiviso in aree la città affidandole alle associazioni disponibili così: Pubblica Assistenza: Oratoio, Putignano, Riglione; Croce Rossa: Porta a Lucca; Misericordia: Cep e via delle Lenze; Swift Water Resue Team Toscana: Porta a Mare; Cisom: San Francesco. Le altre zone, compreso il Litorale, saranno coperte da Recapiti Ferrari.
"L’enorme lavoro in cui sono coinvolti il Comune, la Protezione Civile, le associazioni di volontariato - prosegue Conti - probabilmente non è percepito, ma la macchina organizzativa è in moto e a pieni giri dall’inizio dell’emergenza. In particolare Croce Rossa, Pubblica Assistenza e Misericordia, coordindate dal COC, sono impegnate su più fronti: oltre ai servizi ordinari con le ambulanze e di pertinenza sanitaria, hanno svolto e continuano a svolgere il servizio di spesa a domicilio, di imbustamento e di consegna delle mascherine comunali, di sostegno alle categorie fragili come malati e anziani. Non si sono mai fermati, neanche nei giorni di festa. Li ringrazio tutti sentitamente per l’instancabile impegno, per il loro costante supporto alle istituzioni e per il servizio alla popolazione pisana".
"Il sistema del volontariato coordinato dalla Protezione Civile comunale - conclude l’assessore Raffaele Latrofa - è un patrimonio prezioso di professionalità e umanità al servizio delle città. Mi spiace molto che questo non emerga a sufficienza nel dibattito pubblico".
Fonte: pisatoday
10 aprile Covid-19: al Santa Chiara una tenda per preparare i dispositivi di protezione individuale destinati ai reparti

La struttura permetterà di lavorare meglio dal punto di vista logistico visti i problemi di spazio che cominciavano a porsi per il magazzino
Da oggi i quantitativi di dispositivi medici e di protezione individuale necessari in ogni reparto ospedaliero, Covid e no-Covid, verranno preparati per la consegna all’interno di un’apposita tenda di 50metri quadri, fornita e montata ieri dalla Croce Rossa Italiana su un piazzale esterno dell’ospedale Santa Chiara, di fronte all’Unità operativa Farmaceutica-Gestione dispositivi medici.
Questa nuova modalità operativa consentirà alla struttura di lavorare meglio dal punto di vista logistico nell’allestimento dei quantitativi di materiale destinati ad ogni reparto, visti i problemi di spazio che cominciavano a porsi per il magazzino e che rendevano difficoltosa l’operatività giornaliera.
Un rigraziamento quindi alla Croce rossa e alla Protezione civile che, tramite il Coc-Centro operativo comunale, hanno consentito di disporre in tempi brevissimi di questa soluzione.
Fonte: pisatoday
9 aprile Spesa sospesa al Parroco di Oratoio/Riglione

"Spesa sospesa" al Parroco di Oratoio/Riglione Don Roberto per il sostegno alle famiglie indigenti che sono seguite sul suo territorio.
20 nuclei familiari avranno la consegna dei pacchi e, ad ognuno di loro , arriverà il sacchetto con gli ovetti di auguri dei Volontari di Pisa gentilmente donati da OVD SAS di Piscitello Emanuele.
Nessuno sarà lasciato né indietro né da solo.
Sorella Ilaria Della Porta
06 aprile Coronavirus, un tir carico di mascherine è arrivato a Pisa

I dispositivi acquistati dalla Regione Toscana erano stoccati a Calenzano dopo l'arrivo dalla Cina. Squadra Cri al lavoro per il trasporto
Pisa, 6 aprile 2020 - Sono arrivate a Pisa le mascherine messe a disposizione dalla Regione Toscana, per decisione del governatore Enrico Rossi. La squadra della Cri-Comitato di Pisa questa mattina ha trasportato fino in città con un Tir le mascherine, sbarcate in Italia dalla Cina. Carico che era stoccato a Calenzano, al Centro Operativo Regionale di Protezione Civile della Regione Toscana.
Il materiale era arrivato nella notte, proveniente dall’aeroporto di Pisa. Un primo contingente dei 10 milioni di mascherine che il presidente della Regione Enrico Rossi, ha chiarito, arriveranno nelle case dei cittadini toscani.
“Le mascherine protettive – ha detto il presidente – verranno distribuite alle Protezioni civili provinciali e da queste ai Comuni. Mi sono sentito con Matteo Biffoni, presidente dell’Anci, l’accordo è che siano i sindaci sul territorio a distribuirle casa per casa e a comunicarmi poi l’avvenuta distribuzione. A questo punto scatterà l’obbligo di indossarle in tutte quelle circostanze, pubbliche e private, in cui la distanza sociale non è sufficiente alla protezione primaria delle persone: l’obbligo sarà contenuto nella nuova ordinanza che firmerò nelle prossime ore”.
“Vogliamo che si evitino fenomeni speculativi – ha aggiunto Rossi – perché la mascherina è un bene primario, uno strumento di protezione. Ci siamo impegnati molto fin dall’inizio a produrne anche in Toscana e ne abbiamo ordinate altri 20 milioni in Cina, perché pensiamo che si tratti di un’iniziativa di protezione primaria che rivolgiamo a tutti i cittadini e a tutte le famiglie”.
Fonte: LaNazione
04 marzo Croce Rossa dona mascherine all' Assistenza

9 auto in comodato d'uso gratuitto alle due realtà Raccolti oltre 7mila euro per la barella anti-Covid
03 aprile Marta volontaria con tutta la famiglia

Diciottenne da un mese, "in questo momento dobbiamo essere solidali. La mia giornata: leggo sul dondolo, cucino e penso alla maturità"
2 aprile Una consegna straordinaria

Giovedi 2 aprile presso il Comando dei Vigili Urbani di Pisa c'è stata una consegna straordinaria: i fiori donati dal vivaio Chiarappa Giovanni di Arena Metato .
Ad accogliere le Sorelle Matteoni, Vitolo e il vice comandante Mariano Tramontana.
Le piantine vengono consegnate dai volontari alla popolazione insieme alla consegna farmaci e spesa e, certamente, non e possibile dimenticarsi delle categorie dei lavoratori essenziali.
Il lavoro dei nostri vigili urbani è inestimabile, la loro presenza indispensabile.
È tempo di unità e gentilezza.
Sorella Ilaria Della Porta
01 aprile Doniamo colore e sorrisi in un periodo triste": azienda agricola regala fiori e piante

I volontari impegnati nelle consegne a domicilio regalano ai cittadini anche i prodotti dell'Azienda agricola Chiarappa Giovanni (Arena Metato). Il titolare Giacomo Chiarappa: "Periodo difficilissimo. Settore florovivaistico in ginocchio
La solidarietà e il sostegno viaggiano anche sui petali e i delicati steli delle piante e dei fiori di stagione. In un periodo molto duro, reso grigio da aggiornamenti quotidiani di nuovi contagi, decessi e intristito dalla quarantena forzata, l'Azienda agricola Chiarappa Giovanni di Arena Metato ha scelto di regalare colore e un pizzico di allegria ai cittadini. "L'iniziativa è nata dal suggerimento della Coldiretti - spiega il titolare Giacomo Chiarappa - tutte le nostre attività sono bloccate da settimane a causa dell'emergenza sanitaria. I nostri prodotti sarebbero stati destinati al macero: per evitare questa conclusione, abbiamo deciso di far entrare nelle case dei nostri concittadini un po' di colore e allegria". Così le piante fiorite di stagione vengono affidate ai volontari delle molte associazioni impegnate sul campo per la consegna a domicilio della spesa, dei farmaci e dei beni di prima necessità: dalla Misericordia alla Croce Rossa, passando per la Pubblica Assistenza, l'Avis, le associazioni dei donatori di sangue e molte altre.
Da qualche giorno sul territorio di San Giuliano Terme e Pisa, quando suona il campanello, i cittadini si ritrovano sulla soglia della porta di casa i volontari con la spesa in una mano e una pianta nell'altra. "E' un gesto molto semplice, con il quale ci auguriamo di dare un po' di gioia" spiega Giacomo Chiarappa. Accanto alla solidarietà e all'unione di intenti per superare il più in fretta possibile c'è, però, anche la grande incertezza di ciò che verrà al termine dell'emergenza. Giacomo Chiarappa non ha timore ad ammettere che "il settore florovivaistico è in ginocchio. Faccio una premessa doverosa: in questo momento la precedenza assoluta va alla sicurezza del paese e il sostegno di tutti deve essere rivolto agli operatori sanitari, i veri eroi del dramma che stiamo vivendo". Dopo aver preservato il bene più importante, la vita, le attenzioni si sposteranno verso il lavoro, una componente indispensabile per il benessere e la ripresa: "Il nostro settore ha subito la batosta più forte degli ultimi anni. Rispetto ad altri ambiti lavorativi, la florovivaistica è certa di perdere circa il 70% del fatturato annuale".
I proventi e la liquidità da investire nei progetti, infatti, per tutte le aziende come l'Azienda agricola Chiarappa Giovanni derivano in maggioranza dalla stagione primaverile, "il polmone di tutto il nostro lavoro. Il coronavirus è arrivato all'improvviso e ha praticamente azzerato tutti i nostri profitti - spiega Giacomo Chiarappa - la produzione di febbraio e marzo è stata quasi interamente buttata. Ad aprile si salveranno soltanto le piante che consegneremo ai volontari e quelle che il comune di San Giuliano utilizzerà per abbellire il territorio. Ho già dato comunicato al sindaco Di Maio che le piante sono a disposizione gratuitamente". Dopo, un grande punto interrogativo. "Siamo un'azienda con 15 dipendenti e quasi settanta anni di storia. Purtroppo però non sappiamo se continueremo ad esistere dopo questa emergenza". L'azienda ha visto andare in fumo gli affari in Italia, così come le esportazioni in Francia, Svizzera e Germania. "E' una crisi che accomuna tutte le realtà del paese. Con mia figlia abbiamo creato una pagina, 'Salviamo la floricoltura italiana', consultabile su Twitter, Instagram e Facebook, nella quale raccogliamo le testimonianze dei colleghi, in modo da sensibilizzare tutta la popolazione alle nostre problematiche. Senza un aiuto statale il tessuto florovivaistico italiano rischia di essere azzerato".
Fonte: pisatoday
31 marzo Felice come un bimbo sotto l’albero di Natale

Solo dopo una energica bussata alla porta, piano piano, ci ha aperto.
Elegante e profumato, con un bel colorito rosso in viso. Felice come un bimbo sotto l’albero di Natale ci ha accolto con questo sorriso che sa di cose buone e allargando le braccia ha detto “Ma siete voi...?”.
La conversazione è stata complessa perché lui sorrideva e ci guardava e noi parlavamo e sorridevamo ma lui non sembrava sentire bene.

Per almeno due volte ci ha chiesto se tutte quelle cose fossero per lui. E noi gli abbiamo risposto di sì. Che se le meritava. La figlia aveva pensato alle sue esigenze e messo anche un uovo di Pasqua.
Abbiamo provato a spiegare ma non ci sentiva bene.
Quando gli abbiamo dato la piantina il suo sorriso è diventato ancora più profondo e le sue guance hanno preso il colore dei fiori rosa venati di rosso.
Allora ci ha guardati e ci ha detto sorridendo...”sapete, io sono anche un po’ sordo...”.
E guardandolo con un sorriso gli ho risposto, “non si preoccupi, non si direbbe”.
Ci siamo salutati a distanza. Ha chiuso la porta.
Paolo Ghezzi