Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 

Antonio Cerrai 1

Cari amici Volontari, cari cittadini delle nostre comunità che ci conoscete nei momenti più difficili e critici, cari italiani, vi chiedo un po’ di attenzione e spero che condividerete il mio pensiero, da persona che opera da quasi 50 anni nel volontariato e che non si è mai trovata in difficoltà come oggi a gestire una Associazione di Volontariato alla quale, soprattutto in momenti di difficoltà generale, tutti chiedono tanto ma poi pochi sono disposti ad aiutarla veramente.
Vorrei lanciare una proposta ai nostri politici di ogni espressione (il momento elettorale e’ propizio), con la curiosità seria di vedere chi la vorrà accogliere.
In Italia siamo 6,63 milioni di volontari stimati operativi, di cui 4,14 milioni attivi in organizzazioni.


VOLONTARI che, al di là del pensiero politico di ciascuno, guarderanno con grande favore quei programmi politici ed elettorali che SI IMPEGNERANNO ANCHE A DIMEZZARE L’ALIQUOTA IVA (-50% almeno è sostenibile per l’erario ed aiuta contemporaneamente i bilanci delle Associazioni che sono sempre più in difficoltà), su tutti gli “acquisti” di beni e servizi, come già lo Stato ha già pensato bene e da molto tempo di azzerare l’IVA sui servizi erogati dalle stesse Associazioni.


Per le Associazioni pagare l’IVA sugli acquisti come un COSTO e non poterla COMPENSARE con quella delle fatture di erogazione servizi (notoriamente e principalmente in esenzione d’IVA) e’ una GABELLA imposta a chi si impegna ad organizzare con fatica ed oneri oggettivamente eccessivi i servizi sanitari, sociali e di protezione civile, alle proprie comunità offrendo ciascun volontario il proprio tempo e il proprio impegno ad esclusivo favore dei cittadini, e fra questi, dei cittadini più fragili e vulnerabili.
Qualcuno si chiederà: “perché addirittura non toglierla?”.
Sarebbe auspicabile, ma noi Volontari siamo cresciuti a crede nelle cose sostenibili, e togliere all’improvviso un gettito importante come l’IVA delle sole Associazioni di volontariato sarebbe un onere importante per l’erario che, anche con quelle tasse per noi improprie, assicura comunque la sanità e i servizi sociali a tutti i cittadini.


E noi siamo Volontari responsabili. Quindi per ora ci accontenteremo della metà, pronti ad insistere quando sarà emerso (speriamo) tutta l’evasione fiscale, vera piaga della nostra amata Italia.

Il VALORE AGGIUNTO DEL VOLONTARIATO non e‘ un valore economico da tassare, ma È UN VALORE SOCIALE da sostenere, riducendo le IMPOSIZIONI BUROCRATICHE e le IMPOSTE.

#giuletassealvolontariato