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Eliana e la battaglia per i diritti dei disabili: "La burocrazia non deve essere un peso ulteriore

Eliana Tagliente, delegata nazionale dell’ANCRI alle pari Opportunità, denuncia discriminazioni e abusi della burocrazia nei confronti delle persone con disabilità

Eliana Tagliente, affetta da diabete mellito e sclerosi multipla, lotta contro le discriminazioni e gli abusi della burocrazia nei confronti delle persone con disabilità. Tagliente è delegata alle Pari opportunità dell’Associazione nazionale insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (ANCRI).

13 dicembre Eliana e la battaglia per i diritti dei disabili

Moglie e madre di due figlie, legale di azienda e attivista per i diritti civili, il suo spirito combattivo e la sua forte determinazione a non farsi sopraffare dal diabete e dalla sclerosi multipla, le consente di mantenere forte l’impegno lavorativo e familiare tenendo alta l’attenzione ai problemi delle persone affette da disabilità. Così porta avanti un'attività di volontariato che s’ispira ai principi fondamentali di umanità e rispetto della dignità della persona soprattutto se con disabilità.

Alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, Eliana è stata ospite del programma di approfondimento Tv Officina stampa condotto dalla giornalista Chiara Rai. “Le Istituzioni dovrebbero sentire il dovere di porre al centro dell’attenzione la persona umana, come richiesto dalla Costituzione, e in particolare quelle persone che versano in una condizione di fragilità incolpevole come i disabili", ha detto.

“Ritengo veramente grave che nel nostro paese la gestione di ciò che gira intorno alle singole patologie sia addirittura più pesante della disabilità stessa. Sul tema della disabilità – ha sottolineato - la parità è semplicemente non dover sentire il peso della propria patologia per elementi esterni alla stessa. Parlo di limiti alla circolazione, alla libertà di autonomia e movimento, alla valutazione del proprio lavoro. Parlo di parità con chi non ha patologie".

"Oltre ad essere una persona affetta da sclerosi multipla e diabete - ha aggiunto - io sono mamma, moglie, legale d'azienda, giornalista pubblicista e delegata appunto dell'Ancri. Passioni alle quali la burocrazia che gira intorno alle varie patologie toglie denaro e tempo, a discapito mio e dei miei cari ovviamente".

"Posso fare l'esempio dell'esigenza di flessibilità nella gestione dei permessi di cui alla Legge 104/92, dei problemi legati alla possibilità di entrare nei centri storici con contrassegno disabili, dell'annosa questione del rinnovo patente speciale da me già affrontato in un convegno ANCRI nel Salone dei 500 a Firenze. In alcune città, come Taranto, ai disabili con patologie stabilizzate in possesso di un contrassegno disabili permanente rilasciato dal Comune di Roma non viene garantito il diritto alla mobilità con le previste procedure, come i disabili residenti o provenienti da altre province. E questo perché il Comune di Roma ai disabili con una malattia cronica rilascia un contrassegno permanente che non rinnova come gli altri ogni 5 anni. Le patologie della burocrazia di fatto privano il disabile residente a Roma del diritto costituzionale e umano alla mobilità”.

Eliana ha concluso il suo intervento auspicando che “con l'accelerazione informatica a cui ci ha costretti l'emergenza sanitaria porti alla riflessione che molta burocrazia potrebbe essere snellita. Le patenti ad esempio hanno ricevuto una proroga della scadenza. Mi auguro che si colga il meglio di quanto si sta facendo in emergenza sanitaria e che ogni passo diventi lo spunto per liberarci da macchinose procedure diversamente risolvibili".

Fonte: Il Tirreno