Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
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Accoglienza profughi ucraini, Cerrai (Croce Rossa): "Strutture piene. Grande mobilitazione popolare"

Il presidente del Comitato pisano spiega che sono già oltre 40 le persone ospitate negli edifici di proprietà dell'associazione.

28 marzo 2022 Accoglienza profughi ucraini Strutture piene. Grande mobilitazione popolare

Come un fiume in piena, che ingrossa la propria portata col trascorrere del tempo, senza sapere quando arriverà il picco della massima ondata. Il flusso di profughi proveniente dall'Ucraina è simile: la Toscana, e nello specifico il territorio pisano, sta rispondendo al meglio delle proprie capacità per mettere a disposizione di queste famiglie strutture e soluzioni adeguate ai loro bisogni. La rete solidale che si è costruita attorno alla popolazione ingiustamente travolta dalla furia bellica della Russia si è ampliata in un batter d'occhio, coinvolgendo tutte le associazioni e anche privati cittadini, oltre ovviamente agli enti pubblici.

Sul territorio pisano uno dei soggetti che fin dalle prime ore dell'emergenza si è messo in prima fila, garantendo piena disponibilità alla Regione, è la Croce Rossa Italiana. "Abbiamo comunicato tempestivamente a Firenze le nostre possibilità di accoglienza - afferma Antonio Cerrai, presidente del Comitato di Pisa - mettendo a disposizione sia le strutture di proprietà diretta dell'associazione, sia i Centri di accoglienza straordinaria che gestiamo sul territorio dal 2014: ne avevamo 11, adesso il numero si è ridotto a 4".

Cerrai spiega brevemente come si sviluppa il percorso dell'accoglienza delle famiglie scappate dall'Ucraina e arrivate in Toscana: "C'è un dialogo costante tra la capacità di accoglienza dei Cas e delle strutture di proprietà diretta delle associazioni che si coordinano con la Regione. Non appena si liberano dei posti, si procede a introdurre nuove famiglie. E' un circolo continuo che di giorno in giorno cresce, di pari passo con le partenze dall'Ucraina". Attualmente il Comitato pisano della Croce Rossa ha interamente riempito l'Hotel Le Baleari, a Tirrenia: "Qui ospitiamo circa 40 persone, quasi equamente suddivise tra adulti e bambini. A breve, entro il 10 aprile, sarà ultimata anche la ristrutturazione di un immobile a San Giuliano Terme, che potrà ospitare un'altra famiglia di profughi".

L'associazione possiede anche l'Hotel Villa Guelfi nella località Sant'Anna, all'interno del Comune di Cascina, "ma in questo caso i lavori di ristrutturazione necessitano di tempistiche più lunghe, di conseguenza non posso affermare con certezza quando potrà essere inserito nella rete di accoglienza" precisa Antonio Cerrai. Nella struttura di Tirrenia sono ospitate intere famiglie e anche persone disabili: "C'è un ex militare rimasto mutilato nel 2014 e anche una bambina con handicap. Ma la struttura è stata creata appositamente per rispondere a necessità ed esigenze di qualsiasi natura: rientra nella missione dell'associazione". Agli ospiti la Croce Rossa ha messo a disposizione anche un team di psicologi che da oggi offriranno il loro supporto professionale, "e oggi pomeriggio partirà anche l'animazione ludica per i più piccoli".

"Inoltre - prosegue il presidente del Comitato CRI di Pisa - abbiamo ultimato il censimento dei bisogni e delle necessità degli ospiti: ci sono persone con allergie o intolleranze, altre che necessitano di medicinali specifici per curare alcune malattie. Tutte queste richieste sono girate ai magazzini, incaricati di rispondere tempestivamente". Antonio Cerrai elogia e sottolinea anche la mobilitazione solidale che ha animato la popolazione, con donazioni arrivate a getto continuo e gesti di vicinanza "che in questo momento strappano un sorriso a chi, purtroppo, è stato brutalmente strappato dalla propria casa. La scuola 'Toti' domani ci donerà diversi giochi da giardino, biciclette e vestiti. Altro materiale ci è arrivato dopo che abbiamo pubblicato una richiesta attraverso il nostro canale Facebook. E ci siamo presi anche l'incarico di smaltire gli scatoloni di aiuti raccolti nell'atrio di Palazzo Gambacorti nei giorni scorsi". Un catena solidale fortissima e generosa per la quale Cerrai formula una sola richiesta: "Nel limite del possibile, chiediamo che vengano donati vestiti nuovi, in buono stato. E anche se per noi le temperature continuano a essere più invernali che primaverili, le famiglie ucraine necessitano già di indumenti leggeri perché il clima attuale corrisponde alla loro primavera".

Fonte: pisatoday