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Foto  Maurizio Vaglini L' Ospizio Marino di Boccadarno nella storia di Pisa

 

[...] Con lo scoppio della I guerra mondiale l' Ospizio viene utilizzato come "ospedale di riserva", che deve raccogliere i soldati feriti al fronte. Tutta Pisa e provincia del resto vedono in questo periodo requisite le strutture pubbliche, da alcuni reparti del Santa Chiara a scuole e conventi, Il conflitto mondiale produce giornalmente una gran massa di feriti, proprio per le caratteristiche del tipo di guerra condotta, feriti che vengono portati da treni direttamente all'interno dell'ospedale pisano mediante un apposito percorso ferroviario.

Dunque il Nostro Ospizio viene affidato alla Croce Rossa, per allestirvi posti letto peri nostri soldati e il Comitato Pisano, presieduto dall' infaticabile prof. Francesco Pardi, trasforma la struttura in un completo ospedale esclusivamente chirurgico, con tanto d'impianto di riscaldamento ad aria calda, con acqua potabile calda e fredda, con un impianto di acetilene per garantire sia il riscaldamento che la luce a tutto l'edificio, attrezzando le stanze per la preparazione, la medicazione e l'operazione, con pavimentazione igienica, muri verniciati a smalto, lavandini, fogne di scarico, bagni e latrine tra le più moderne e una stanza per le radiografici.

Sotto la guida del prof Antonio Cesaris-Demel viene raggiunta la massima potenzialità strutturale, riuscendo a ricoverare oltre 2000 feriti di guerra in un triennio.
Termina la guerra e l'Istituto viene riconsegnato dalla Croce Rossa alla sua Amministrazione; ci si trova di fronte ad un locale completamente rimodernato e posto in condizioni di riprendere la sua originaria funzione.
Intanto lo spaventoso accrescere del contagio tubercolare durante la guerra ed immediatamente dopo spinge il Governo a mettere a disposizione una cospicua somma per la lotta a questo flagello.

Anche a Pisa, come in altre città italiane, si crea un Comitato Provinciale Antitubercolare, che promuova tutta una serie d' iniziative per contrastare la terribile infezione.
Ogni soluzione è ritenuta valida purché si raggiunga il risultato e così per iniziativa del Prof. Alfonso Di Vestea, uno dei clinici più attivi nel settore, sorge in altra parte della spiaggia di Marina di Pisa una fiorente colonia scolastica per sviluppare sempre di più la profilassi.

Alla Croce Rossa viene affidato il compito della creazione e del funzionamento di un Dispensario Antitubercolare per combattere l'infezione nei vari focolai che si sviluppano in città. [...]

 

Fonte: Maurizio Vaglini L'Ospizio Marino di Boccadarno nella storia di Pisa edizioni Phasar 2012

Ricerca storica: Roberto Marchetti