La città dell’Aquila viene martoriata da un terremoto che colpisce i suoi abitanti cogliendoli nel sonno e per 309 di loro non vi sarà scampo: alla fine saranno 1600 i feriti e 80.000 gli sfollati.
Un terremoto devastante che ha distrutto case, monumenti, ospedali, università ....edifici crollati su loro stessi come castelli di carte, con dentro persone addormentate che non si veglieranno mai più. Trema più volte quella terra tanto bella ma sfortunata, non ha sosta né tregua.
La macchina della Protezione Civile si mette in moto, partono immediatamente i soccorsi da tutto lo Stivale.
Parte anche Pisa, i nostri Volontari e le nostre Sorelle. Si movimentano i mezzi pesanti, le cucine, le tende, gli ospedali da campo e tutto ciò che serve per allestire centri d’emergenza per l’accoglienza della popolazione sfollata. Sorelle e Volontari uniti per portare aiuto a coloro che, in quella infausta alba, hanno perso tutto.
Bisogna dare subito un riparo agli sfollati, un sorriso ai bambini, un conforto a chi, in un attimo ha visto cancellata la propria esistenza e non ha più nulla se non la paura. Sorelle e volontari vengono impegnati nelle operazioni di ricerca e recupero dei dispersi, nelle cure dei feriti, nella ricostruzione di un nuovo presente. Si tratta non solo di prestare cure mediche ma anche di dare un supporto morale e aiutare tutti coloro che dopo quella tremenda notte si sono ritrovati in un diverso “domani”.
L’Italia è un paese meraviglioso con un popolo che sa essere generoso e che sa affrontare l’emergenza: si lavora, tanto, senza riposo e in qualsiasi situazione, gli uni accanto agli altri per ridare speranza, per esorcizzare la paura, per ricostruire bene e presto.
Oggi, a 10 anni di distanza, molto rimane da fare: ci sono ancora macerie, transenne, zone rosse, case spaccate a metà in cui si intravedono i ricordi di una vita sospesa alle 3:32 del 6 aprile 2009.
Non dimentichiamoci di questa tragedia e degli Aquilani, ricordiamoci non solo delle persone che abbiamo incontrato durante il nostro operato ma anche chi non abbiamo mai conosciuto perché è rimasto lì ... addormentato, per sempre.
Alessandra Venturi - Sorella Ilaria Della Porta