Molina di Quosa è un affascinante paese situato lungo la Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero, tra San Giuliano Terme e Lucca, che si estende sia nella piana che sul crinale del Monte Pisano. Il suo nome deriva dai mulini che un tempo si trovavano presso il torrente Cuoza, dividendo il paese in due parti: Cuoza in montagna e Corte di Lugnano nella valle.
 
Molina Di Quosa veduta aerea
Molina di Quosa veduta aerea
Foto: wikipedia
 
L'importanza storica di Molina di Quosa è evidente sin dai tempi romani, quando la via Emilia Scauri collegava Pisa a Lucca, passando per questo territorio. Resti di un'abitazione signorile di epoca romana sono stati scoperti nel centro del paese, suggerendo l'esistenza di una colonia gestita dalla famiglia dei Leoninus.
 
Durante il periodo del Medioevo, il paese conobbe uno sviluppo demografico ed economico grazie alla costruzione di mulini ad acqua, introdotti dai Crociati, utilizzati per macinare cereali e spremere olive. Tuttavia, la sua posizione strategica lo rese oggetto di dispute tra le repubbliche di Lucca e Pisa, che si riflettevano nella costruzione e demolizione di mura difensive e castelli.
 
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Molina di Quosa subì un tragico eccidio nazifascista, durante il quale 69 persone furono uccise. Il parroco del paese, don Giuseppe Bertini, sacrificò la propria vita per proteggere alcuni partigiani nascosti, consegnandosi ai tedeschi e venendo fucilato.
 
L'economia locale rimase strettamente legata all'attività dei mulini fino al XX secolo, quando l'ultimo mulino cessò le sue attività negli anni '50. Oggi, Molina di Quosa conserva tracce tangibili della sua ricca storia, dalle antiche mura al ricordo dei tragici eventi della guerra.
 
Roberto Marchetti

Fonte: wikipedia

 

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