Dare avvio ad un nuovo Corso di accesso alla CRI, come mi accade ogni volta, è una emozione particolare “incantare” e “attrarre” l’attenzione di una platea di cittadini di ogni età che ancora non sanno molto sulla Croce Rossa, e percepire il crescere del loro interesse mente intervengono con crescente stimolo nei 90 minuti della “lezione zero” (la accoglienza del Presidente e la presentazione sommaria orientativa della CRI e del corso che si apprestano a seguire).

Ed accade anche che fra i corsisti trovi un giovane ragazzo di 14 anni e 7 giorni. E ti accorgi che di lui colpisce il fatto che lonvesi intento a prendere appunti continuamente, ma soprattutto colpiscono le domande puntuali di chiarimento su concetti ed argomenti, che ti consentono di poter completare una esposizione della quale avrei certamente trascurato qualche particolare importante se non fosse intervenuto lui.
Poi c’è chi non crede nei giovani !
Io ci credo. E credo in generale che un giovane è migliore quando è ben seguito (e non trascurato) in famiglia (i sui genitori erano lì con lui ad accompagnarlo in quello che per lui era diventato un obiettivo importante: diventare volontario della CRI), ma quando anche la scuola lo rende appassionato e curioso, e soprattutto quando la società (anche attraverso la CRI) gli fornisce opportunità di avere soddisfazione ed interesse alla vita e al mondo che lo circonda.

Allora questo ti fa riflettere, e pensare che, terminato questo tuo percorso associativo da Presidente (marzo 2024, se Dio ti da la salute e la forza di arrivarci) questo tu vuoi fare!
Stimolare attenzione e curiosità, nei giovani, e voglio dare loro maggiori opportunità appare come una opportunità ed anche come una priorità

Sono molto motivato in questo, soprattutto ora che a breve (dal 1 febbraio 2023) lascerò il servizio attivo in Polizia di Stato, a favore della meritata pensione, ed avrò più tempo da dedicare al “prossimo”.
Ama il prossimo tuo (chiunque esso sia e qualunque abito egli vesta) … come te stesso.

Antonio Cerrai