Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
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Terremoto San sepolcro
Foto: arteventinews

 

Il terremoto di Sansepolcro del 13 giugno 1948 ha lasciato un'impronta indelebile nella memoria della comunità dell'Alta Valle del Tevere. Con epicentro proprio nella zona di Sansepolcro, questo sisma ha scosso le fondamenta della tranquillità locale, lasciando dietro di sé un sentiero di distruzione e disperazione.

Con un'intensità massima valutata a IX grado della scala Mercalli e una magnitudo di 4.9 sulla scala Richter, il terremoto ha causato il crollo di quindici abitazioni, lasciando 2.500 persone senza tetto. Una tragica perdita umana ha colpito la comunità, con la morte di una donna causata dal crollo di parte della volta della chiesa di San Francesco.

Le scosse di assestamento, avvenute alle ore 13:50 e 14:20, hanno ulteriormente aggravato la situazione, mentre i danni materiali sono stati stimati intorno a un miliardo di lire. In risposta a questa catastrofe, la solidarietà è emersa come un faro di speranza: il governo ha inviato tende e medicinali, mentre il Papa stesso ha offerto il suo sostegno con provviste di pasta, riso e zucchero.

L'arrivo del Presidente del Consiglio dei ministri, Alcide de Gasperi, e del Ministro del Lavoro Amintore Fanfani, nativo della zona, ha rappresentato un momento di conforto e supporto per una comunità che stava affrontando una delle prove più difficili della sua storia recente.

Gli accampamenti allestiti fuori Porta del Ponte, in viale Diaz, viale Vittorio Veneto e nei pressi di Porta del Castello, hanno testimoniato la resilienza e la solidarietà di fronte alla tragedia. Pur tra le macerie, la forza e la determinazione della comunità di Sansepolcro hanno illuminato un cammino verso la ricostruzione e la rinascita.

Roberto Marchetti

Fonte: wikipedia


Ricerca storica: Roberto Marchetti