Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 
 Domenico Barduzzi 1
Foto: wikipedia

 

Prof. Cav. Barduzzi Domenico.

Presidente dal 1889 al 1893

 

Biografia

Domenico Barduzzi nacque il 5 agosto 1847 a Brisighella, in provincia di Ravenna, da Carlo e Angela Tani. Dopo aver completato gli studi classici a Faenza e a Firenze, si iscrisse al corso di medicina presso l'Università di Pisa, dove fu allievo del naturalista P. Sani, noto per la sua posizione antidarwiniana. Barduzzi si laureò con lode nel 1873.

Durante il suo percorso accademico, Barduzzi frequentò le cliniche come allievo e collaboratore di importanti figure mediche dell'epoca, tra cui il dermatologo A. Michelacci e il venereologo P. Pellizzari. Inoltre, lavorò come assistente dell'anatomopatologo G. Pellizzari.

Nel 1875, Barduzzi divenne assistente di P. Landi presso la clinica chirurgica di Pisa, ma mantenne il suo interesse per lo studio della dermo-sifilopatia, pubblicando numerosi lavori in questo campo. Nel 1882 ottenne la docenza all'Università di Modena.

Nel 1881, Barduzzi fu nominato direttore delle Terme di Castrocaro, e nel 1884 si classificò al terzo posto in un concorso per la cattedra di dermosifilopatia presso l'Università di Pisa. Nel 1885 divenne direttore sanitario delle terme di San Giuliano.

Nel 1886 vinse il concorso per la nomina di professore presso la facoltà medica di Siena, ottenendo la cattedra di clinica dermosifilopatica. A Siena, Barduzzi svolse un ruolo attivo, ricoprendo incarichi come rettore dell'Università, assessore per l'igiene e le finanze, prosindaco, direttore della scuola degli infermieri e presidente del Consiglio dei clinicì. Contribuì significativamente alla trasformazione dell'ospedale di Santa Maria della Scala in un policlinico e fondò la scuola libera di agraria. Inoltre, fu presidente dell'Accademia dei fisiocritici per venticinque anni.

Nel 1922, a causa del raggiungimento dei limiti di età, Barduzzi lasciò l'insegnamento, ma il Monte dei Paschi di Siena istituì per lui la cattedra di storia della medicina. Continuò ad occuparsi di questa materia per il resto della sua vita. Domenico Barduzzi morì a Siena il 27 febbraio 1929

Il Barduzzi fu un appassionato cultore della dermo-sifilopatia, dell'idrologia e della storia della medicina. Su questi argomenti egli scrisse numerosi lavori, attendendo a questi studi anche nel breve periodo in cui esercitò la chirurgia nella clinica dip. Landi.

La sua produzione scientifica è vastissima, assommando a non meno di 300 pubblicazioni. In dermatologia e venereologia il Barduzzi pubblicò opere di carattere generale, come: Dermatologia propedeutica,ossia avviamento allo studio delle malattie cutanee,Milano 1882; 
Lezioni sulle malattie veneree,Pisa 1885; Avviamento pratico allo studio della dermatologia,Torino 1888; 
Note di dermatologia e sifilografia,Siena 1888; Nuovi metodi di cura delle malattie della pelle,Milano 1891; 
Lezioni cliniche sulle dermatosi vaiuolose e vacciniche,Napoli 1912.
 
Egli fu anche autore di lavori sperimentali, note cliniche, comunicazioni scientifiche, tra i quali si ricordano: 
Dermatosi della gravidanza,Forfl 1874; 
Sopra un caso di sclerodertnia, in Clinica delle malattie della pelle,Firenze 1876, pp. 199-218; 
Classificazione delle dermatosi e delle sifilidi, Livorno 1883.

Numerose furono anche le pubblicazioni del Barduzzi sulle malattie degli organi genitourinari e, in particolare, sulla venereologia. Egli studiò la patologia e la clinica della sifilide, e di tale malattia sostenne la possibilità di contagio per via ematica. Per la sua opera in tale campo egli può essere considerato uno dei fondatori della moderna dermo-sifilopatia. Dei suoi lavori si ricordano:

Opportunità delle operazioni chirurgiche nella sifilide, Pisa 1879; 
La sifilide ereditaria tardiva,in Collezione italiana di letture sulla medicina,s. 3, Milano 1884, lettura VII, pp. 235-260; 
Sulla sifilide ereditaria,Milano 1887.

In idrologia, il Barduzzi sostenne l'utilità dell'idroterapia condotta sul luogo stesso delle sorgenti, e fu convinto assertore della necessità della vigilanza chimica e batteriologica delle acque. Affermò che l'idroterapia deve essere condotta secondo la conoscenza fisiochimica delle acque. Per le sue numerose pubblicazioni (tra le quali si ricordano: La terapia chirurgica e la terapia idrominerale nelle malattie delle donne,Firenze 1896; Del valore della balneoterapia e specialmente di quella solfòrosa nella sifilide' Siena 1896; Del valore delle cure termali nella sifilide,Siena 1898), per i suoi interventi con comunicazioni e relazioni ai più importanti congressi, contribuì a valorizzare il patrimonio termale italiano.

Cultore anche di storia della medicina, il Barduzzi pubblicò tra l'altro un Manuale di storia della medicina (volumi, Torino 1923-1927).

 

Operato

Domenico Barduzzi ha assunto la carica di presidente del Comitato di Sezione della Croce Rossa Italiana (C.R.I.) di Pisa nel corso del suo mandato, che si estenderà fino al 1893. La sua leadership è stata caratterizzata da un impegno costante nell'assistenza sanitaria e nell'organizzazione delle attività della C.R.I. a livello locale.

Nel maggio del 1889, Barduzzi è stato uno dei presidenti dei Sotto Comitati Regionali, di Sezione e Locali d'Italia convocati al Quirinale su invito di Sua Maestà il Re. Questa riunione testimonia il riconoscimento dell'importanza della Croce Rossa e il ruolo significativo che Barduzzi e gli altri presidenti hanno svolto nel panorama nazionale.

Inoltre, nel giugno dello stesso anno, si è tenuta una conferenza al R. Teatro Ernesto Rossi di Pisa, presieduta dal Vice Presidente della C.R.I. di Pisa, Avv. Prof. Emilio Bianchi. Barduzzi, come presidente del Comitato di Sezione, ha sicuramente partecipato a questo evento, dimostrando il suo interesse e coinvolgimento nel dibattito riguardante il passato e il futuro della Croce Rossa Italiana.

Un altro importante risultato raggiunto durante il mandato di Barduzzi è stata l'installazione di un ospedale territoriale di 120 posti letto presso l'ex convento di S. Giovannino nel 1892, con la direzione del Dott. Enrico Burci. Questo ospedale ha rappresentato un importante punto di riferimento per l'assistenza sanitaria nella provincia di Pisa, contribuendo al benessere e alla cura dei malati e dei feriti.

In sintesi, Domenico Barduzzi ha svolto un ruolo significativo nel promuovere e consolidare le attività della Croce Rossa Italiana a Pisa, attraverso il suo impegno nel coordinamento delle iniziative locali, la partecipazione a eventi nazionali e il sostegno all'espansione dei servizi sanitari nella provincia.

Roberto Marchetti

 

  

Fonte: Treccani; Il Ponte di Pisa, Anno II Num.10 18 marzo 1894; “La Croce Rossa – La sua storia cronologica nella provincia di Pisa” Tipografia Fracassi, di Casciana Terme nel 2001.

 

Ricerca storica: Roberto Marchetti