Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 
Siluet
Foto: Dario Bocciardo. rielaborazione di un immagine concessa dalla famiglia 

 

Prof. Bocciardo Dario Adolfo 

Presidente dal 1910 al 1912

consiglieri i signori;
dott. Bertini Luigi
dott. Casaretti Vittorio
dott. Ferrani Ercole
dott. conte Giuli Giuseppe
avv. Garducci Alberto
avv. Angelo Luschi 
cav. Niccolai Giuseppe
cav. Nissim Alessandro
comm. dott. Guglielmo Romiti
Tenente Vaccaneo
 
 
 
Biografia 
 

Il Prof. Dario Bocciardo: Medico, Accademico e Presidente della Croce Rossa

Nel contesto delle elezioni del Presidente e del Consiglio della "Croce Rossa", tenutesi domenica 30 gennaio 1910, emergono figure di spicco che hanno lasciato un'impronta significativa nel panorama sociale e accademico del loro tempo. Tra queste, spicca il Prof. Dario Bocciardo, uomo di medicina e di notevole impegno accademico.

Nato a Genova il 24 febbraio 1872, Bocciardo si distinse fin da giovane per il suo interesse verso le scienze mediche. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Pisa il 26 novembre 1902, iniziò la sua carriera come assistente alla Clinica Medica dell'ateneo pisano, ruolo che ricoprì con dedizione dal 1903 al 1913.

La sua passione per la ricerca e l'insegnamento lo portò ad ottenere la nomina a libero docente di Patologia Speciale Medica Dimostrativa presso la stessa università nel 1906, mantenendo tale posizione fino al 1913. Durante questo periodo, Bocciardo dimostrò non solo competenza accademica, ma anche un forte interesse nel supportare l'avanzamento scientifico della sua epoca.

La sua residenza al numero 10 di Lungarno Mediceo fu testimone non solo dei suoi impegni accademici, ma anche del suo coinvolgimento in altri ambiti, incluso quello militare. Infatti, Bocciardo servì come Ufficiale di Complemento di Cavalleria, mostrando così un'impeccabile dedizione al servizio sia nella medicina che nella difesa del proprio Paese.

Tuttavia, la sua figura non si limitò al mondo accademico e militare. Un aspetto affascinante della sua storia è il suo coinvolgimento nella nascente industria tecnologica. Bocciardo fu uno dei sostenitori dei fratelli Guido e Ugo Antoni, i quali svilupparono la prima macchina ad ali battenti, chiamata "Volumano", brevettata nel 1906. Questa collaborazione suggerisce un interesse pionieristico nell'innovazione tecnologica, che va al di là dei confini tradizionali della medicina e dell'accademia.

La sua vita, purtroppo, fu interrotta presumibilmente nel 1919, lasciando dietro di sé un legato di contributi accademici, militari e interessi multidisciplinari. Il Prof. Dario Bocciardo rimane quindi una figura emblematica del suo tempo, che ha influenzato non solo il campo della medicina, ma anche quello della ricerca scientifica e della tecnologia emergente, contribuendo così al progresso della società.

 

Operato

Nel 1910, il Prof. Dario Bocciardo è stato scelto come Presidente della Croce Rossa Italiana di Pisa, un incarico che ha ricoperto con dedizione fino al 1912.
Durante il suo mandato, la C.R.I. ha compiuto passi significativi nel migliorare i servizi sanitari locali. Nel corso dell'anno, è stata acquisita una tenda ospedaliera, seguita dall'istituzione di un corso per infermieri e infermiere a partire dall'agosto.

Nell'estate del 1910, Pontedera è stata colpita da un'epidemia di tifo, che ha richiesto una risposta urgente. La Croce Rossa Italiana di Pisa ha svolto un ruolo fondamentale nell'assistenza alle vittime e nella distribuzione di medicinali per contenere la diffusione della malattia.

Nel 1911, l'Italia è stata coinvolta nella Guerra Italo-Turca per la Libia, un periodo di grande tensione e sacrificio. Durante questo conflitto, la C.R.I. è stata al fianco dei soldati italiani, offrendo supporto medico e umanitario.

Un momento significativo del suo mandato è stato il 7 dicembre 1911, quando la nave "Menphi" ha salpato da Napoli per Tripoli, trasportando la duchessa D'Aosta insieme ad altre crocerossine, tra cui la I.V. Clarice Borella in Pierini di Pisa. Queste donne coraggiose hanno offerto il loro servizio di assistenza ai soldati italiani feriti per tre mesi, dimostrando la generosità e il coraggio della Croce Rossa Italiana di Pisa sotto la guida del Prof. Dario Bocciardo.
 
Roberto Marchetti.

 

Fonte: Fonte: Il giornale di Pisa del 6 febbraio 1910 fascicolo n. 7; 

La Croce Rossa – La sua storia cronologica nella provincia di Pisa” Tipografia Fracassi, di Casciana Terme nel 2001.

 

Ricerca storica: Roberto Marchetti