Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 

La visita del Vice Sindaco di Pisa Raffaella Bonsangue all’Hotel CRI Le Baleari dove Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa ospita le famiglie ucraine.

6 aprile 2022 La visita all hotel CRI del Vice Sindaco di Pisa Raffaella Bonsangue

Mattinata ricca di impegni.
Insieme ad Antonio Cerrai, presidente della C.R.I. Comitato di Pisa, ho visitato l’albergo CRI Le Baleari, a Tirrenia, struttura gestita dalla Croce Rossa Italiana, in prima linea sul fronte emergenza arrivi sul territorio pisano che ha già accolto nella propria struttura 50 profughi, donne e bambini fuggiti dalle bombe e dalle zone di guerra in Ucraina.

Stiamo vivendo il dramma di un intero popolo, persone che chiedono un’ accoglienza temporanea, che hanno la speranza di tornare presto a vivere, liberi, nel proprio Paese.

Mentre il numero di bambini che fuggono dalle loro case continua a crescere, dobbiamo ricordare che ognuno di loro ha bisogno di protezione,  istruzione, sicurezza e sostegno.

Pisa si è dimostrata solidale come sempre e noi continueremo a fare la nostra parte!

Raffaella Bonsangue
Vice Sindaco di Pisa

 

 

 

 

 

La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha organizzato una raccolta fondi destinata alla popolazione proveniente dall’Ucraina sul nostro territorio. L’importo sarà destinato al supporto delle famiglie e dei bambini ospitati dalla nostra associazione.

05 aprile 2022 La Scuola Superiore SantAnna di Pisa ha organizzato una raccolta fondi


La raccolta prosegue presso la Scuola Superiore Sant’Anna anche attraverso la consegna delle coccarde solidali: l’intero ricavato della raccolta delle coccarde, sarà devoluto a sostegno del progetto #EmergenzaUcraina, lanciato dalla Croce Rossa Italiana per contribuire alle necessità di profughi e rifugiati.

La raccolta e’ in corso e si svolge presso:
  • la portineria della sede centrale, in piazza Martiri della Libertà 33 a Pisa;
  • la portineria dell’Istituto Tecip della Scuola Superiore Sant'Anna, in via Giuseppe Moruzzi presso l'Area Della Ricerca, C.N.R, Pisa,;
  • la portineria dell’Istituto di BioRobotica, Scuola Superiore Sant'Anna, in viale Rinaldo Piaggio a Pontedera.


Ringraziamo la Scuola Superiore S.Anna e tutto il personale per la particolare sensibilità in favore della popolazione Ucraina che sta subendo questa immane tragedia umana.

 

 

 

 

 

Nell’albergo Le Baleari di Tirrenia anche 18 tra bambini e ragazzi in età scolare con una ludoteca per i più piccoli: «Nei loro disegni c’è tutta la loro sofferenza»

5 aprile 2022 Un rifugio per cinquanta profughi ucraini grazie alla Croce Rossa

PISA. «In tanti ci stanno dando una mano. Ed è a loro che va il nostro grazie. Per noi, volontari, questi sono momenti molto difficili. Tra i rifugiati che abbiamo accolto ci sono anche bambini e dai loro disegni traspare tanta sofferenza». Antonio Cerrai, presidente provinciale della Croce Rossa di Pisa in queste ore è in prima linea sul fronte emergenza arrivi sul territorio pisano.
L’albergo Le Baleari a Tirrenia è diventato un porto sicuro per chi scappa dalla guerra. La struttura, gestita dalla Cri di Pisa, ha accolto già 50 profughi ucraini fuggiti dalle bombe. Persone bisognose di tutto con la speranza di lenire ferite che nei loro cuori sanguinano ancora. Le foto sui cellulari raccontano di una vita normale che adesso non esiste più. «Tra loro ci sono diciotto tra bambini e ragazzi in età scolare – spiega Antonio Cerrai – che presto saranno inseriti nelle scuole pisane. Mentre i più grandi, sette in tutto, frequentano le lezioni a distanza».
Cerrai conosce bene il dolore di chi è costretto ad abbandonare tutto, passato, presente e futuro. La sua associazione di volontariato, insieme ad altre a livello locale e nazionale, sta operando perché nessuno resti indietro. Fondamentale è aiutare. Per questo la Cri Pisa ha aderito convinta all’iniziativa “Molto con Poco”, promossa da Il Tirreno insieme a Confcommercio Provincia di Pisa e Confcommercio Livorno.

Una grande raccolta di generi di prima necessità, ma anche di fondi che grazie alla collaborazione fornita dalle associazioni di volontariato del territorio: Misericordia di Pisa, Misericordia di Livorno, Pubblica Assistenza di Pisa, Svs Pubblica Assistenza di Livorno, Croce Rossa di Pisa e di Livorno e Caritas di Livorno, saranno donati ai profughi accolti in Romania e in Polonia e agli ucraini in difficoltà sul nostro territorio (pisano e livornese) , sostenendo anche le famiglie che ospitano i rifugiati; tra loro ci sono tanti bambini, donne sole e persone anziane che necessitano sostegno e cure. La macchina della solidarietà è operativa fino al 18 aprile.
«Abbiamo accolto l’invito ad unirci a questa campagna molto importante – ha spiegato Cerrai – perché in questi momenti è importante fare squadra e portare avanti un solo obiettivo».

I medicinali che saranno raccolti sul nostro territorio saranno inviati in Ucraina, tramite i presidi della Croce Rossa che si trovano sul territorio martoriato dalla guerra, mentre i beni alimentari e di prima necessità saranno utilizzati nella struttura di Tirrenia. «Nel nostro albergo – continua Cerrai – ospitiamo anche un giovane studente di origini marocchine, al sesto anno di medicina, che studiava vicino a Kiev, anche lui volontario della Croce Rossa Ucraina che a breve potrà frequentare le lezioni all’università di Pisa, grazie alla generosità dell’Ateneo che ha messo a disposizione per lui anche un alloggio. Il giovane è di fatto fuggito con i sui libri, nella speranza che questo conflitto possa finire presto e tutto possa tornare alla normalità».
Storie dolorose che la Croce Rossa di Pisa tocca con mano tutti giorni. «Ma occorrono anche i sorrisi – conclude Cerrai – ed uno di questo è la ludoteca che abbiamo allestito nel nostro albergo per i piccoli rifugiati grazie all’aiuto fornito da tanti pisani che non fanno mancare la loro solidarietà».

 

Fonte: Il Tirreno

 

 

 

 

 

Continua l’impegno della Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa per l’accoglienza e l’integrazione nella comunità dei profughi Ucraini.

4 aprile 2022 Oggi è il primo giorno di scuola

Oggi è il primo giorno di scuola presso l’Istituto scolastico di Marina di Pisa per alcuni dei ragazzi Ucraini ospitati presso l’Hotel Le Baleari, la struttura di proprietà della CRIPisa che al momento sta accogliendo oltre una quarantina di profughi.
#CroceRossa #UnItaliaCheAiuta #CriToscana #GiovaniCriToscana

Fonte: Facebook

 

 

 

 

Come garantito, ho mantenuto un contatto con le persone profughe arrivate dall’Ucraina, durante il mese scorso, sul nostro territorio.

Prima ospitate da famiglie di parenti, conoscenti o persone resesi disponibili, da qualche giorno queste donne e i loro figli alloggiano invece presso una struttura di prima accoglienza a Tirrenia (Hotel CRI Le Baleari. ndr), dove mi sono personalmente recato per assicurarmi che la loro permanenza stesse procedendo adeguatamente.

4 aprile 2022 ho mantenuto un contatto con le persone profughe arrivate dallUcraina

Un caffè, qualche chiacchiera in compagnia, i giochi tra bimbi: non bastano certamente a cancellare ansia e preoccupazioni per la propria terra, per i cari rimasti là, per il futuro della propria famiglia, ma sono un modo per far sentire a queste persone la vicinanza di tutti noi e per dar loro un po’ di conforto.

Un ringraziamento doveroso e sentito alla Croce Rossa, che si sta occupando della gestione della struttura, premurandosi quanto più possibile delle esigenze delle persone accolte e dando loro un supporto per gli adempimenti burocratici.


Cristiano Alderigi
Sindaco di Calcinaia

Fote: Facebook

 

 

 

 

 

Nell' albergo (CRI ndr) Le Baleari di Tirrenia anche 18 tra bambini e ragazzi in età scolare

30 marzo 2022 Un rifugio per 50 profughi

 

 

 

 

 

Accoglienza profughi ucraini, Cerrai (Croce Rossa): "Strutture piene. Grande mobilitazione popolare"

Il presidente del Comitato pisano spiega che sono già oltre 40 le persone ospitate negli edifici di proprietà dell'associazione.

28 marzo 2022 Accoglienza profughi ucraini Strutture piene. Grande mobilitazione popolare

Come un fiume in piena, che ingrossa la propria portata col trascorrere del tempo, senza sapere quando arriverà il picco della massima ondata. Il flusso di profughi proveniente dall'Ucraina è simile: la Toscana, e nello specifico il territorio pisano, sta rispondendo al meglio delle proprie capacità per mettere a disposizione di queste famiglie strutture e soluzioni adeguate ai loro bisogni. La rete solidale che si è costruita attorno alla popolazione ingiustamente travolta dalla furia bellica della Russia si è ampliata in un batter d'occhio, coinvolgendo tutte le associazioni e anche privati cittadini, oltre ovviamente agli enti pubblici.

Sul territorio pisano uno dei soggetti che fin dalle prime ore dell'emergenza si è messo in prima fila, garantendo piena disponibilità alla Regione, è la Croce Rossa Italiana. "Abbiamo comunicato tempestivamente a Firenze le nostre possibilità di accoglienza - afferma Antonio Cerrai, presidente del Comitato di Pisa - mettendo a disposizione sia le strutture di proprietà diretta dell'associazione, sia i Centri di accoglienza straordinaria che gestiamo sul territorio dal 2014: ne avevamo 11, adesso il numero si è ridotto a 4".

Cerrai spiega brevemente come si sviluppa il percorso dell'accoglienza delle famiglie scappate dall'Ucraina e arrivate in Toscana: "C'è un dialogo costante tra la capacità di accoglienza dei Cas e delle strutture di proprietà diretta delle associazioni che si coordinano con la Regione. Non appena si liberano dei posti, si procede a introdurre nuove famiglie. E' un circolo continuo che di giorno in giorno cresce, di pari passo con le partenze dall'Ucraina". Attualmente il Comitato pisano della Croce Rossa ha interamente riempito l'Hotel Le Baleari, a Tirrenia: "Qui ospitiamo circa 40 persone, quasi equamente suddivise tra adulti e bambini. A breve, entro il 10 aprile, sarà ultimata anche la ristrutturazione di un immobile a San Giuliano Terme, che potrà ospitare un'altra famiglia di profughi".

L'associazione possiede anche l'Hotel Villa Guelfi nella località Sant'Anna, all'interno del Comune di Cascina, "ma in questo caso i lavori di ristrutturazione necessitano di tempistiche più lunghe, di conseguenza non posso affermare con certezza quando potrà essere inserito nella rete di accoglienza" precisa Antonio Cerrai. Nella struttura di Tirrenia sono ospitate intere famiglie e anche persone disabili: "C'è un ex militare rimasto mutilato nel 2014 e anche una bambina con handicap. Ma la struttura è stata creata appositamente per rispondere a necessità ed esigenze di qualsiasi natura: rientra nella missione dell'associazione". Agli ospiti la Croce Rossa ha messo a disposizione anche un team di psicologi che da oggi offriranno il loro supporto professionale, "e oggi pomeriggio partirà anche l'animazione ludica per i più piccoli".

"Inoltre - prosegue il presidente del Comitato CRI di Pisa - abbiamo ultimato il censimento dei bisogni e delle necessità degli ospiti: ci sono persone con allergie o intolleranze, altre che necessitano di medicinali specifici per curare alcune malattie. Tutte queste richieste sono girate ai magazzini, incaricati di rispondere tempestivamente". Antonio Cerrai elogia e sottolinea anche la mobilitazione solidale che ha animato la popolazione, con donazioni arrivate a getto continuo e gesti di vicinanza "che in questo momento strappano un sorriso a chi, purtroppo, è stato brutalmente strappato dalla propria casa. La scuola 'Toti' domani ci donerà diversi giochi da giardino, biciclette e vestiti. Altro materiale ci è arrivato dopo che abbiamo pubblicato una richiesta attraverso il nostro canale Facebook. E ci siamo presi anche l'incarico di smaltire gli scatoloni di aiuti raccolti nell'atrio di Palazzo Gambacorti nei giorni scorsi". Un catena solidale fortissima e generosa per la quale Cerrai formula una sola richiesta: "Nel limite del possibile, chiediamo che vengano donati vestiti nuovi, in buono stato. E anche se per noi le temperature continuano a essere più invernali che primaverili, le famiglie ucraine necessitano già di indumenti leggeri perché il clima attuale corrisponde alla loro primavera".

Fonte: pisatoday

 

 

 

 

 

Scritte no Green pass (nella foto Del Punta/Valtriani) sul cartello che indica la sede della Croce Rossa di Pisa in via Emilia, alla rotatoria con via Meucci.

26 marzo 2022 Scritte no Green pass sul cartello della Croce Rossa di Pisa

A denunciarlo è il presidente Cri Antonio Cerrai: «Solo un ignorante con limitate capacità di ragionamento può fare una cosa del genere, scrivendo una cosa del genere su un semplice cartello indicatore di una organizzazione di volontariato che. soprattutto nel momento del bisogno, sostiene, soccorre e protegge tutti, anche lo sciocco che ha fatto questa stupidaggine».
 
E aggiunge: «La Cri non prende parte alle controversie, e sostiene la libera espressione del pensiero, ma qui si sta andando oltre, deturpando un simbolo e un nome che con coraggio entra anche nelle zone di guerra e con quel simbolo da tutto il mondo riconosciuto, cerca di proteggere e salvare le persone più vulnerabili».

Nella struttura, da novembre, l'associazione organizza i tamponi sia per la cittadinanza che per i rifugiati. «Quando arrivano i cittadini ucraini per sottoporli il prima possibile e non farli spostare, andiamo noi nelle strutture di accoglienza», spiega Alessandra Fabbiani, responsabile servizio tamponi per la Cri. «| numeri per quanto riguarda la popolazione pisana sono in diminuzione, anche perché ci stiamo concentrando su tante nuove esigenze». Sono circa 5mila i test effettuati in 4 mesi.
Fonte: La Nazione

 

 

 

 

 


di Ilaria Vallerini
L’odore di frittelle appena sfornate e i bambini che interrompono i loro giochi per fiondarsi in cucina e rubare qualche dolcetto sono solo un ricordo ormai lontano. Da un mese esatto i bimbi di Hanna e Marina Bondar e Tatiana Bubon hanno imparato ad evitare le bombe sganciate dai caccia russi e a correre nei rifugi "come pulcini che scappano da un’aquila". Le giovani madri erano vicine di casa a Korostyshiv (cittadina a 120 km da Kiev), ora invece vivono sotto lo stesso tetto sul viale del Tirreno. Si rilassano al sole sulla terrazza dell’Hotel "Le Baleari" gestito dalla Croce Rossa Italiana che, per far fronte all’emergenza, è diventato un centro di prima accoglienza per profughi ucraini. "Attualmente, la struttura ospita 48 persone, per la maggior parte donne e bambini. In queste ore attendiamo l’arrivo di un’altra famiglia e solo a quel punto saremo al completo", spiega il volontario della Cri, Stefano Calleri, mentre prepara dei caffè fumanti per gli ospiti. I bambini corrono tra le gambe delle mamme e fanno la spola tra la mini casetta giocattolo in giardino e i colori e le costruzioni nella sala al pianterreno dell’albergo adibita a ludoteca. Sono tutti giochi donati da "cittadini dal cuore grande – afferma Calleri – che stanno partecipando alla raccolta realizzata dalla Croce Rossa nella sede pisana".

26 mar 2022 Un tuffo in mare per dimenticare lorrore

Hanna, Tatiana e Marina finalmente hanno messo in salvo i propri figli dall’inferno delle esplosioni e del rifugio antiaereo. "Appena sentivamo suonare la sirena ci nascondevamo o ci sdraiavamo a terra. Cucinare era molto complicato perchè non c’era mai tempo. La cantina sotteranea era sprovvista di riscaldamento e del bagno, così usavamo coperte per coprirci e un secchio in caso di un bisogno improvviso. Dopo dieci giorni i nostri mariti ci hanno convinto a lasciare il Paese. In un’ora abbiamo fatto le valige e siamo fuggite: eravamo cinque mamme con 12 bambini". "Ai nostri figli abbiamo detto la verità, ovvero che era necessario trasferirci in un posto più sicuro. È stato drammatico portarli via, mentre piangevano disperati e allungavano le braccia verso i loro padri. La nostra speranza è quella di tornare presto a casa e di riabbracciare i nostri mariti che ora stanno combattendo. Torneremo in un Paese libero e vittorioso ne siamo sicure. Per ora possiamo solo dire “grazie“ al popolo italiano e alla Croce Rossa Italiana per averci accolti. Quando i nostri figli hanno visto il mare si sono tuffati subito e il sorriso è tornato sul loro volto".

A tradurre dall’ucraino all’italiano è Hanna Buinovska. Anche lei è vittima e testimone di questo terribile conflitto ed è scappata da Kiev insieme a suo marito che è invalido di guerra. Racconta la fuga dalla loro città con le lacrime agli occhi. "Abbiamo tentato più volte di lasciare Kiev invano. Poi il 27 febbraio un razzo si è schiantato a pochi metri dal nostro palazzo. Quel momento è stato decisivo. Mio marito ha indossato le protesi alla gamba e al braccio, abbiamo riempito le valige di farmaci e documenti sanitari e siamo scappati. È stato un viaggio terribile. Giunti a Budapest abbiamo incontrato i nostri salvatori: due volontari della Pubblica Assistenza di Collesalvetti - contattati dai miei familiari che vivono a Livorno - che ci hanno portato in salvo in Toscana. In Italia voglio ricostruire la nostra vita, ricominciando a dare lezioni on line di italiano (offrendo anche corsi gratuiti ai miei connazionali). Sarà la prima cosa che farò appena troverò un pc".

E l’accoglienza va avanti. Ieri il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha fatto visita alla scuola De Sanctis, dove ha incontrato Ivanka e Veronika, due bambine ucraine fuggite insieme alle loro mamme. "Oggi sono andato a dar loro il benvenuto in Toscana ed è stato davvero emozionante vedere come bambini e adulti stiano lavorando per farle sentire accolte, incluse, finalmente al sicuro. Grazie anche al lavoro della dirigente scolastica Rossana Condello e di tutto il personale".

Fonte: La Nazione

 

 

 

 

 

Un aiuto al popoòo in fuga dalle bombe. Uniti si può fare "molto con poco"

 

25 marzo Pisa e Livorno per l Ucraina