Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa
 
nastro tricolore
 

L'albergo "Le Baleari" a Tirrenia è pronto ad ospitare i profughi. Accolto il primo studente dall' Ucraina "sono fuggito con i miei libri"

50 ucraini all Hotel della Croce Rossa

Fonte La Nazione

 

 

 

 

 


Taglio del nastro con le autorità in via Putti, davanti al parcheggio A. Il cantiere aveva aperto a fine 2019. Costo complessivo circa un milione di euro

10 marzo 2022 Inaugurata la piazzola dellelisoccorso Pegaso allospedale Cisanello

Sarà operativa fra alcuni giorni, ma la fondamentale infrastruttura per l'ospedale Cisanello è pronta: stamani, 10 marzo, è stata inaugurata la piazzola per l'atterraggio degli elicotteri di soccorso Pegaso. Si trova nei pressi del Ponte delle Bocchette, in via Vittorio Putti, davanti il parcheggio A. E' situata in cima ad un piano rialzato di 7 metri e non solo risponde a tutti gli standard richiesti, ma è anche più ampia rispetto l'ordinario; è quindi in grado di ospitare potenzialmente due velivoli, oppure un elicottero militare per le operazioni di Protezione Civile. Una sfida ingegneristica vinta per il cantiere avviato a fine 2019, per un costo complessivo che si aggira sul milione di euro.

L'ospedale, dal 2013, ha in dotazione la piazzola sul tetto dell'edificio 31. Prima gli elicotteri arrivavano in un'area di via Bargagna. Ora le gru all'opera per costruire il Nuovo Santa Chiara hanno bloccato l'uso del tetto, così dal settembre 2021 l'operatività del trasporto d'emergenza è stata assicurata dalla collaborazione con la 46ª Brigata Aerea ed il 118, con quindi l'utilizzo del vicino aeroporto militare e un'ambulanza sempre pronta per il trasporto pazienti. La nuova elisuperficie sarà a breve utilizzata come unica piattaforma di atterraggio fino allo smontaggio delle gru, previsto per fine 2024. Da allora l'ospedale potrà contare su due stalli, con il tetto che sarà riservato ai casi più critici.

A fare gli onori di casa e ringraziare tutte le istituzioni coinvolte è stata il direttore generale Aoup Silvia Briani. Era presente anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Cisanello è sempre più centrale nel 'sistema Pisa' e nel 'sistema Toscana' - ha detto il governatore - gli oltre 150 milioni di risorse nostre che abbiamo investito nell'ospedale dimostrano quanto ci crediamo. Pisa è un centro di sviluppo medico per la Toscana e questo è il più grande investimento regionale sulla sanità". Ha poi aggiunto che "l'eliporto è punto di riferimento per il sistema di emergenza e tutela del cittadino, capace di tenere unite anche le aree insulari dell'arcipelago".

Tante le autorità presenti al taglio del nastro: il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo; l'arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto; il prefetto di Pisa Maria Luisa D'Alessandro; il vicesindaco Raffaella Bonsangue insieme all'assessore Raffaele Latrofa. Poi i rappresentanti della 46ª Brigata Aerea, della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco e del 118, con il responsabile Dario Bitonti. C'erano l'Azienda Usl Toscana nord-ovest, l'Università di Pisa, le associazioni di soccorso. A raccontare il proprio operato era presente anche l'equipaggio del Pegaso, "un'eccellenza a livello nazionale di cui essere orgogliosi" ha detto Giani, ascoltando le dotazioni e le capacità di intervento degli operatori, in ogni condizione di tempo, sia di giorno che di notte.

La piazzola: 120 pali interrati di 12 metri

La realizzazione dell'opera ha richiesto grande impegno al gruppo di lavoro Aoup. Spiega il responsabile del procedimento Stefano Colombini: "E' stato un cantiere difficile, oggi è una soddisfazione ed è merito dei colleghi coinvolti. Come è iniziato il cantiere a fine 2019 ha piovuto per settimane, con il panettone della piazzola che si abbassava. Per questo ci siamo inventati la soluzione di 120 pali interrati di 12 metri per rendere solida la struttura. Poi c'è stato il mercato edilizio impazzito, con le relative difficoltà della ditta. E' stato gratificante quando l'Enac, al controllo preventivo dell'opera, ha parlato di un 'lavoro coi controfiocchi'. Faccio ancora i complimenti ai colleghi". Oltre all'ingegnere hanno lavorato all'opera il direttore dei lavori Sandra Turini, i direttori operativi Marco Gnesi, Antonio Lazazzera e Rosella Condello e l'ispettore di cantiere Rudi De Lorenzo Gardinal.

I lavori all'ospedale: "Tutto procede, ma attenzione al costo dei materiali"

Il direttore del dipartimento tecnico e responsabile del procedimento dei lavori all'ospedale Cisanello, Filippo Terzaghi, è intervenuto sottolineando anche a Giani come "i tempi di realizzazione sono al momento rispettati, stiamo lavorando bene, ma l'aumento dei costi dei materiali, se non si interviene con prezzi calmierati o risorse, potrebbe avere un impatto devastante sulle forniture". Si parla ad esempio di ferro, cemento, gasolio. "Abbiamo fatto scorte per tempo, ma a seconda dei prodotti ci sono stati aumenti pari anche ad un terzo rispetto 6 mesi fa. Nel conto finale potrebbero esserci costi superiori al previsto fino anche al 15% del totale". E nel caso di risorse mancanti, anche ritardi nei lavori. Sul punto lo stesso Giani ha risposto con una battuta: "Se per i costi dei materiali servirà un intervento, lo faremo. Anche ricorrendo al Pnrr".

Fonte: pisatoday

 

 

 

 

 

 

I like sui post antisemiti pubblicati nei social network costituiscono un grave indizio del reato di istigazione all’odio razziale. Il gradimento, infatti, non solo dimostra, incrociato con altre evidenze, l’adesione al gruppo virtuale nazifascista, ma contribuisce alla maggiore diffusione di un messaggio, già di per sé idoneo a raggiungere un numero indeterminato di persone.

I like possono costituire un grave indizio del reato di istigazione allodio razziale

Il caso

Tizio è stato ritenuto responsabile per aver messo dei «like» su Facebook in riferimento ad alcuni post antisemiti e di averli successivamente rilanciati dai propri account social.

Tizio è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione e firma all’autorità giudiziaria in base al reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione; l’illecito è stato posto in essere, soprattutto, sulla base dell’attività social, interagendo con una comunità virtuale neonazista, il cui scopo principale era la propaganda e l’incitamento all’odio razziale.

Ricorrendo in cassazione, Tizio, basa la sua difesa sulla teoria secondo cui i «like» sono una semplice espressione di gradimento e non possono dimostrare né l’appartenenza ad un gruppo nazifascista né la condivisione degli scopi illeciti.

La decisione della Corte
La  Cassazione, con la sentenza n. 4534/2022, respinge il ricorso contro la misura cautelare disposta dal GIP, per il reato di istigazione all’odio razziale. I giudici ritengono i like sui social network penalmente rilevanti e sufficienti le manifestazioni di adesione e le condivisioni per far scattare il reato di istigazione all’odio razziale, per di più quando si tratta di messaggi discriminatori e negazionisti contro gli ebrei (descritti come «veri nemici») e contro la Shoah (definita «una menzogna madornale»). I social, infatti sono “equiparati al mezzo pubblico” per la dirompente carica del messaggio: un post pubblicato sul web, infatti, ha le medesime possibilità di raggiungere la massima notorietà e viralità sia che provenga da un account “famoso” che di uno sconosciuto, ovunque essi fisicamente si trovino.
I like che Tizio aveva disseminato sul social network attraverso profili a lui riconducibili rappresentano delle interazioni di approvazione nei confronti di contenuti che, su Facebook, VKontacte e Whatsapp, puntavano a mettere in evidenza una manifestazione di pensiero antisemita e razzista.

Secondo i difensori di Tizio, non c’erano gli estremi per considerare tali like come prove per valutare la sussistenza di un reato di specie: il fatto di aver messo like non contemplava la possibilità di un incontro fisico con gli autori materiali di post o di articoli antisemiti o razzisti.

Tuttavia, la Cassazione ha valutato diversamente, tenendo in considerazione anche un aspetto dell’algoritmo di Facebook. Non bisogna dimenticare, sottolinea il provvedimento, che i social network come Facebook considerano rilevanti i «like» grazie ad un algoritmo che permette di far arrivare un contenuto a molte più persone: «la funzionalità “newsfeed”, ossia il continuo aggiornamento delle notizie, spiega la Suprema Corte, e delle attività sviluppate dai contatti di ogni singolo utente è, infatti, condizionata dal maggior numero di interazioni che riceve ogni singolo messaggio».

Secondo la Cassazione, il fatto che l’algoritmo di Facebook si “nutra” di like rappresenta un discrimine rilevante per valutare un comportamento. La diffusione di un post, infatti, è tanto più alta quanto maggiore è la portata di interazioni, commenti, condivisioni. Dunque, una persona che metta un like a un post si rende responsabile della possibilità che quel post o quel commento abbia una maggiore visibilità anche presso altri utenti. In virtù di questo fatto, dunque, anche la semplice interazione può essere annoverata tra gli indizi che concorrono alla costruzione dell’accusa per il reato di istigazione all’odio.

Nei post che risultavano graditi all’utente e ai suoi profili, c’erano riferimenti all’identificazione della comunità ebraica come “vera nemica” e si puntava decisamente sul negazionismo della Shoah e dello sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Il fatto che l’utente avesse messo like, pur senza aver mai incontrato di persona l’autore di quei messaggi, ma avendolo soltanto “seguito” in una comunità virtuale che propagandava questo tipo di contenuti, è ritenuto un indizio per definire l’eventuale istigazione all’odio.

Fonte: quotidianogiuridico.it

 

 

 


Il Cinema Arsenale organizza un evento in solidarietà verso il popolo ucraino.

Mercoledì 9 Marzo alle 20:30 sarà proiettato in anteprima e in linguaoriginale REFLECTION del regista ucraino Valentyn Vasjanovyč, che narra la storia del chirurgo ucraino Serhiy, catturato dalle forze militari russe durante la guerra del 2014 nel Donbass.

 Intervengono: Sara Da Prato, vice presidente Croce Rossa Italiana - Comitato di Pisa, Elena Dundovich, docente di Storia delle relazioni internazionali - Università di Pisa, Enza Pellecchia, direttrice del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace - Università di Pisa e Massimo Tria, critico cinematografico e docente di Slavistica - Università di Cagliari.

 Parte del ricavato della serata sarà devoluto alla raccolta fondi EMERGENZA UCRAINA, promossa da Croce Rossa Italiana, UNHCR e UNICEF.

 7 marzo 2022 A sostegno del popolo ucraino

REFLECTION
di Valentyn Vasyanovych
Durata: 125'
Luogo, Anno: Ucraina, 2021
Cast: Roman Lutskyi, Andriy Rymaruk, Dmitriy Sova

Sinossi

Partito volontario per la guerra nel Donbass, il chirurgo di Kiev Serhiy finisce per errore nelle mani delle forze militari russe e viene fatto prigioniero. Tenuto in vita per le sue competenze mediche, l'uomo assiste impotente a scene di tortura e violenza inaudita, aiutando i suoi carcerieri a smaltire i cadaveri degli altri prigionieri torturati. Fra questi anche Andrii, nuovo compagno dell'ex moglie, molto amato anche da sua figlia, ragazzina innocente e ingenua. Tornato a Kiev, Serhiy sceglie di stare al fianco della figlia e di aiutarla ad accettare l'idea della morte di Andrii.

Critica

Dal regista di Atlantis, vincitore nel 2019 della sezione Orizzonti della Mostra di Venezia, una nuova riflessione sulla guerra nell'Ucraina orientale e sul rapporto fra normalità e orrore nella società contemporanea, tra la comodità della vita borghese e la violenza inaudita del fronte. Giunto al suo quinto lungometraggio, il regista ucraino Valentyn Vasyanovych approda per la prima volta nel concorso ufficiale di un grande festival internazionale (Venezia 78). Merito del suo film precedente, Atlantis, immersione scioccante e visivamente indimenticabile nel trauma di una guerra senza nome e senza tempo, nella quale non è difficile scorgere il conflitto nel Donbass, che da anni prosegue indisturbato e ormai quasi accettato.

Reflection arriva come una consacrazione, come la conferma di una voce definita e riconoscibile (nel 2014 Vasyanovych ha firmato la fotografia di un altro film scioccante del recente cinema ucraino, The Tribe), capace di elaborare la realtà e la storia contemporanee in termini visivi e concettuali.

Il segreto sta nel titolo, "reflection", cioè riflesso, parola dal quale nascono le immagini del film. Le inquadrature fisse e frontali hanno spesso al loro interno vetri, schermi, superfici trasparenti (bellissima la visione di un film attraverso il parabrezza di una macchina), con l'intento di sottolineare la condizione di sicurezza dei personaggi all'interno del loro mondo (nella prima scena del film, un vetro protegge gli spettatori dagli schizzi di una battaglia a colpi di pallottole che contengono pittura...). Nel momento in cui il film approda al fronte, il punto di vista della macchina da presa non cambia posizione, ma elimina ogni filtro: la violenza è sul corpo, la morte è presente e l'orrore è troppo grande per non lasciare segni.

Fonte: arsenalecinema.com, facebook.com/arsenalecinema

 

 

 

 

Associazioni di volontariato e Protezione Civile comunale hanno organizzato donazioni. Generi alimentari portati alla Misericordia regionale. Gli IBAN delle associazioni per donazioni.

3 marzo 2022 Ucraina conclusa la raccolta materiale in palazzo Gambacorti

È continuata per l’intera giornata la raccolta di materiale di prima necessità per la popolazione ucraina nel’atrio di palazzo Gambacorti. Oggi era l’ultimo giorno di consegna. Anche oggi, i pisani sono arrivati in tanti a dimostrare solidarietà, compresa un’intera scolaresca che ha voluto donare giochi e materiale didattico da far giungere ai coetanei in fuga dalla guerra.

In seguito a quanto stabilito nell’incontro di ieri (mercoledì 2), convocato dal Sindaco Michele Conti, con le associazioni di volontariato, dalla mattina Pubblica Assistenza, Misericordia, Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom), si sono avvicendate nella organizzazione e stoccaggio del materiale raccolto, diviso tra generi alimentari non deperibili, prodotti per bambini, farmaceutici di primo soccorso, indumenti.

Nel pomeriggio, sono stati caricati i primi furgoni di Misericordia e Cisom per consegnare i prodotti alimentari raccolti al centro logistico allestito dalla Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, da dove a breve partiranno alla volta del confine ucraino. Il resto del materiale, con il coordinamento della Protezione Civile comunale, verrà organizzato nei prossimi giorni e immagazzinato per essere consegnato il prima possibile alle associazioni che avranno un canale di accesso diretto con i luoghi teatro del conflitto ed essere a disposizione per quanti dovessero arrivare in città nei prossimi giorni.

Nel frattempo, le associazioni pisane si sono attivate per una raccolta fondi. Di seguito l’elenco e i contatti per fare le donazioni:

Pubblica Assistenza Pisa (ANPAS)
IBAN: IT56A0306909606100000067621
Intestato a: Anpas Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze
Causale: emergenza umanitaria Ucraina

Croce Rossa Italiana Comitato di Pisa
IBAN: IT51V0503414011000000004586
Intestato a: Croce Rossa Italiana Comitato di Pisa
Causale: Emergenza Ucraina

Caritas Pisa
IBAN: IT60U0523214002000000012410
Intestato a: Caritas
Causale: “Ucraina”

Fondazione CISOM
IBAN: IT4D0200805038000105867301
Intestato a: FONDAZIONE CISOM
Causale: Aiuto Ucraina

Associazione Misericordie Pisane
Utilizzare il link:
https://dona.unhcr.it/campagna/crisi-in-ucraina/

 

Fonte: comune.pisa

 

 

 

Croce Rossa, Misericordie e Pubblica Assistenza di Pisa denunciano le grandi difficoltà delle associazioni, chiedendo contributi immediati

Il mondo del volontariato locale lancia coeso l'allarme per il caro bollette, che rischia di dare un duro colpo alle associazioni e quindi di riflesso alle fasce più deboli della società, già in lotta per uscire dalla crisi pandemica. Croce Rossa Pisa, Misericordia e Pubblica Assistenza Pisa chiedono unite degli interventi per contrastare i forti rincari di energia e carburanti, perché "anche le Organizzazioni di Volontariato, che tanto hanno dato e continuano a dare nella gestione delle criticità legate al Covid, e che più del solito hanno dovuto stringere i denti in questi ultimi anni, iniziano a non farcela più".

22 febbraio 2022 Caro energia e carburanti allarme dal volontariato

"Le nostre Associazioni - dice il presidente Cri Pisa Antonio Cerrai - non si tirano indietro nel dare un supporto ai più fragili e vulnerabili, come per garantire i necessari servizi di supporto e soccorso, ma la crescita dei costi sta divenendo insostenibile anche per chi fa del volontariato la sua arma vincente. Non possiamo spegnere le luci, il riscaldamento o addirittura non fare rifornimenti ai mezzi quando si offrono servizi h24".

"In questi anni - aggiunge Maurizio Novi, presidente dell'Associazione Misericordie Pisane - abbiamo subito l'aumento di costi per arginare gli effetti della pandemia e cercare di mettere in sicurezza i nostri volontari e quanti sono venuti ed entrano in contatto con i nostri operatori. Spesso le norme, da un giorno all'altro, hanno dettato regole che si sono tradotte in significativi aumenti dei costi di gestione e ai quali non ci si poteva sottrarre. Ma a questi aumenti e nuovi costi non hanno fatto riscontro aiuti tangibili. A tutto ciò si aggiunge il fatto che le tariffe dei nostri rimborsi sono ormai ferme da anni".

Servono adesso "segni concreti di attenzione al volontariato, per il contenimento dei costi di utenze e carburanti, di cui abbiamo avuto solo un primo assaggio. E' già evidente che, se non verranno presi seri provvedimenti, nei prossimi mesi ne subiremmo drastiche conseguenze", è quanto commenta il presidente Alessandro Betti della Pubblica Assistenza di Pisa.

Insieme i presidenti chiedono quindi "un intervento concreto ed urgente per arginare l'ennesima catastrofe che si sta abbattendo sul nostro Paese che avrà come conseguenza l'ulteriore aumento delle diseguaglianze sociali e il serio rischio di chiusura di tanti spazi sociali". L'appello è agli "interlocutori della politica locale, Sindaci e Assessori, che si facciano portavoce verso Regione e Governo nazionale, e comprendano veramente il senso di questo comune grido di allarme ed immaginino cosa potrebbe causare alla comunità una replica del 'silenzio assordante' a cui abbiamo sin qui assistito. Si mettano nei panni di chi ha veramente bisogno e diano adesso, quindi, il necessario sostegno concreto contro gli aumenti spropositati dei costi dell'energia e dei carburanti. A breve potrebbe essere troppo tardi in tante realtà, anche qui vicino".

Fonte: pisatoday

 

 

 

 

 

Inaugurato il nuovo presidio socio-sanitario della Croce Rossa Italiana Comitato di Pisa

 

Taglio del nasto Officine Salute

 

 

 

 

 

 Vaccino Covid 5-11 anni: aperture straordinarie ad accesso libero degli hub pisani
La misura sarà attiva per un mese, dal 27 gennaio al 27 febbraio

25 gennaio 2022 Vaccino Covid 5 11 anni aperture straordinarie

Un mese con accesso libero per il vaccino ai bambini dai 5 agli 11 anni. Dal 27 gennaio al 27 febbraio, l'Azienda Usl Toscana nord ovest metterà in atto una campagna straordinaria di vaccinazione pediatrica aprendo nelle proprie sedi vaccinali delle finestre orarie durante le quali sarà possibile accedere liberamente, senza prenotazione, per far fare ai propri figli la prima o la seconda dose di vaccino pediatrico.
 
Ecco nel dettaglio sedi e orari dell'accesso libero per l’ambito di Pisa e Pontedera. A partire da giovedì 27 gennaio sarà possibile accedere ad accesso libero alla vaccinazione pediatrica nelle seguenti sedi vaccinali:
 
Pisa, Hub vaccinale Croce Rossa Italina - Comitato di Pisa a Ospedaletto: tutti i giorni in orario 14-18;

Pontedera, Dipartimento della prevenzione (Palazzo Blu): tutti i giorni in orario 18.30-19;
Volterra, Dipartimento della prevenzione: tutti i giovedì in orario 18.30-19.

Pomarance, Distretto sanitario: tutti i venerdì in orario 18.30-19.

Il 30 gennaio, all'ospedale di Pontedera, giornata di apertura straordinaria ad accesso libero, (senza prenotazione) per fare la prima o la seconda dose di vaccino pediatrico in orario 8-13.
Fonte: pisatoday

 

 

 

 

 

Dal 20 gennaio a Ospedaletto. Si aggiunge all' hub pedriatico per le vaccinaziuoni e alle altre strutture. "Piena intesa conl' Asl"

 

14 gennaio 2022 Drive tamponi CRI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Il benessere non è un lusso". Croce Rossa lancia le Officine della Salute
Presidi in 15 città per garantire aiuti a 360°. Morano: "La presa in carico è via d'uscita dalla marginalità"

13 gennaio 2022 Il benessere non è un lusso

Nella sua accezione più diffusa, l’officina è il luogo in cui si riparano gli oggetti, in particolar modo le macchine. Ma sempre più spesso - in questi tempi di pandemia, solitudine e confusione - ad aver bisogno di una riparazione sono gli esseri umani, soprattutto quelli lasciati indietro dalla società dell’indifferenza. Come se la marginalità sociale fosse una colpa, e non un’eventualità in cui si può scivolare per millemila ragioni. È a questa platea di persone, sempre diversa, che è dedicato il nuovo progetto della Croce Rossa Italiana, le Officine della Salute: una rete di officine, appunto, dedicate alla presa in carico di persone vulnerabili per fornire una risposta complessiva ai loro bisogni.

Il progetto, lanciato oggi con un evento al Comitato CRI di Firenze, prevede l’apertura nelle prossime settimane di 15 Officine della Salute distribuite in 10 Regioni italiane: Veneto, Liguria, Toscana, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Nelle Officine sarà possibile avere accesso gratuito a cure di medicina primaria e specialistica - dalle cure odontoiatriche a quelle cardiologiche fino a quelle dermatologiche e geriatriche – ma anche orientamento ai servizi del territorio, sostegno alimentare, supporto psicosociale e corretta informazione sulla salute. In questi presidi sociosanitari, ricavati all’interno delle sedi dei Comitati coinvolti, saranno inoltre presenti delle farmacie solidali realizzate grazie alla collaborazione con LloydsFarmacia, che ha lanciato negli scorsi mesi una raccolta ad hoc con l’importante contributo dei cittadini: 35.000 farmaci da banco e parafarmaci che saranno a disposizione di chi sta attraversando un momento di difficoltà e non può permettersi di acquistarli.

“Nella tradizione della Croce Rossa c’è sempre stata l’attenzione per le emergenze sociali. Con la pandemia abbiamo visto come la diseguaglianza sociale sia spesso associata, purtroppo, a una diseguaglianza sanitaria”, spiega ad HuffPost Pasquale Morano, vicesegretario generale della Croce Rossa Italiana e referente del progetto. “L’iniziativa nasce dalla necessità del concetto di presa in carico dei più vulnerabili, tentando di dare un servizio a 360° che tenga conto dei diversi bisogni della persona. L’idea è di intervenire sugli aspetti sociali, sanitari e psicologici, fornendo servizi e creando ponti con altre strutture. L’obiettivo è dare una risposta completa a quella fascia della popolazione che con la pandemia si è rivelata ancora più fragile del solito”.

È il punto di vista di chi non vede la marginalità sociale come una colpa o una condanna a morte, ma come una condizione da cui si può uscire con il supporto giusto. “Attraverso una rosa di servizi completamente gratuiti, le Officine propongono una visione nuova dell’aiuto alle persone più vulnerabili con un approccio integrato che tenga in considerazione la persona a 360°, accompagnandola in un percorso di superamento dello stato di fragilità sia da un punto di vista sanitario che sociale”, aggiunge Morano.

Il fatto che le diseguaglianze del Covid, ormai, non facciano più notizia non attutisce l’effetto devastante che la pandemia-sindemia ha avuto sul piano sociale e sanitario: in questi due anni disuguaglianze sociali e sanitarie già esistenti si sono ulteriormente allargate, sviluppando nuove fragilità tra differenti fasce della popolazione.

“La salute e il benessere della persona sono beni inalienabili e tutti ne hanno diritto”, sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana. “Questo assunto è alla base dei nostri principi fondanti. Sono orgoglioso dell’avvio del progetto Officine della Salute, che incarna appieno i nostri valori e grazie al quale potremo dare una risposta davvero completa a una gamma di fragilità socioeconomiche esacerbate dalla pandemia. Perché questo difficile periodo ci ha insegnato che ‘nessuno si salva da solo’ e che la solidarietà e l’umanità, sempre e comunque, devono essere valori primari della nostra società”.

Le Officine della Salute sono già attive nei Comitati territoriali della Croce Rossa di Firenze, Santa Severa (RM), Genova e verranno aperti in altre 12 città nelle prossime settimane. Per accedere ai servizi basta chiamare il numero verde gratuito 800 065510 che indirizzerà gli utenti all’Officina della Salute più vicina in cui verrà poi valutato il singolo caso e la possibilità di prendere parte al progetto.

“Il diritto al benessere, inteso come vivere bene, non può essere un lusso. Il nostro intento è allargare quanto più possibile lo spazio dello stare bene, sotto il profilo sociale, sanitario e psicologico”, aggiunge Morano. “Grazie a questo progetto potremo rispondere non a questo o quel bisogno specifico ma offrire la possibilità di incamminarsi, insieme ai nostri volontari, in un percorso verso la consapevolezza e il superamento delle difficoltà”.

13 gennaio 2022 Il benessere non è un lusso 1

“Non vogliamo fornire una prestazione, tutt’altro: vogliamo farci carico della problematica di chi ci si avvicina e tentare di trovare delle soluzioni. Come quando si porta una macchina in officina: non si sa esattamente quale sia il problema, ma si lavora per affrontarlo nella sua complessità”.

Di Giulia Belardelli
Fonte: huffingtonpost